logo
    Politica
    2 Novembre 2011
    "Costruiamo il Pdl prima che sia troppo tardi"

    CIVITAVECCHIA – Parla di una situazione critica il coordinatore di Freedom Alessio De Sio e lancia l’allarme Pdl: costruire subito il partito prima che sia troppo tardi. Il problema è nella figura del sindaco Moscherini. Lo aveva sottolineato due anni fa e lo ribadisce anche ore De Sio: “Il rischio è che possa fare nel centrodestra quello che, anni fa, ha compiuto nel centrosinistra. E cioè – ha spiegato – entrarvi come “uomo della provvidenza”, diventarne il capo, per poi fagocitarlo e distruggerlo, lasciando solo i resti. All’epoca non fui molto ascoltato: non fu compreso, da taluni, che il mio era un grido d’amore per il partito e la coalizione a cui ho dedicato 15 anni della mia vita. Oggi, finalmente, tantissimi si sono accorti di chi è Moscherini, dei suoi metodi, della sua cattiveria politica e personale, della sua concezione della cosa pubblica, del suo totale disprezzo nei confronti dei civitavecchiesi”. Invitando a mettere da parte dissapori e rancori per costruire qualcosa di vero e duraturo, De Sio si dice d’accordo con Pallone e Giro quando parlano di commissariamento del partito. Si chiede quindi quali saranno i “contorni” del commissariamento e se i soli due assessori del PdL rimasti in giunta vi dovranno restare o sarà chiesto loro di uscire. Nel caso decidessero di rimanere nell’amministrazione si chiede se verranno esclusi dal partito o meno. Un avvertimento poi sul gruppo consiliare. “Ci si sta accorgendo che esso è composto solo da uomini di Moscherini? Nulla contro queste persone – ha aggiunto – ma mi chiedo se facciano parte del PdL. Io penso di si anche perché alcuni di loro hanno aderito al partito già da tempo. Però, mi domando, se Moscherini non va più bene, anche i suoi “adepti” non vanno più bene? Sono questi i primi nodi da sciogliere secondo me. Ecco perché, chiunque sarà il commissario, e mi auguro una persona autorevole e fuori dai giochini locali, dovrà da subito impostare linee guida chiare.
    Mi permetto di suggerire, allora, la nomina, immediata, di un coordinatore-commissario che, con il concorso e il consenso di tutti, faccia una serie di cose urgentissime: aprire un dialogo fra le ormai tantissime anime del centrodestra attraverso una Assemblea costituente, come ha sostenuto l’on. Giro, stilare un decalogo di regole, definire i contorni del PdL, sia come soggetto di proposta e sia come contenitore di idee, recuperare con saggezza l’enorme area di scontenti, sintetizzare in nuove istanze politiche i valori e gli ideali di FI, AN e nuova Dc, che non devono andare perduti, parlare con i movimenti e le associazioni che si riconoscono nel progetto di Silvio Berlusconi, preparare il terreno per un congresso vero, da celebrarsi in tempi certi e chiari”.