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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    "Da Cecina a Corneto sarò la sentinella della Maremma"

    TARQUINIA – Col sorriso vicino alle gente. Così il nuovo vescovo della Diocesi di Civitavecchia e Tarquinia, monsignor Luigi Marrucci, si è presentato oggi alla comunità tarquiniese. Nonostante la pioggia, in tanti hanno atteso l’arrivo del nuovo pastore. “Sarò la sentinella della Maremma, per risvegliare la fede e vegliare sulla fede della famiglia cristiana; per aiutare la vita dei figli di Dio e, insieme, camminare con loro in attesa dell’incontro con Cristo”. Una sentinella, ‘’da Cecina a Corneto”, che vuole “promuovere e favorire sempre più una cultura di accoglienza e di tolleranza, un servizio di amore, perché i cittadini sempre più si apprezzino, si stimino e si aiutino fraternamente”. Un grande messaggio, quello di Monsignor Marrucci, che ha citato le parole di Dante nel Canto XIII dell’Inferno, e poi il poeta Ezechiele e infine il filosofo e storico del ventesimo secolo Norberto Bobbio. L’arrivo del prelato, come previsto, è avvenuto alle 17 in piazza Giacomo Matteotti. Ad accoglierlo il sindaco Mauro Mazzola e le massime autorità civili, religiose e militari. Presenti i sindaci del comprensorio con le fasce tricolori ed in primis il primo cittadino di Civitavecchia Gianni Moscherini. La festa, a causa del maltempo, si è spostata all’interno del palazzo comunale: lungo il corridoio, schierati anche i cavalieri dell’ordine di Malta; all’interno della sala del consiglio, tra gli altri, rappresentanze della Protezione civile, della Croce rossa e la banda “Giacomo Setaccioli” . Musica e applausi all’arrivo di monsignor Marrucci che ha accolto a braccia aperte il calore di Tarquinia. “Mai avrei pensato che la Provvidenza mi inviasse nel tempo, come pastore e padre, a questa comunità ecclesiale”. Il sindaco Mauro Mazzola ha salutato il nuovo vescovo con parole di speranza per un futuro improntato “ad una stretta collaborazione tra Comune e Diocesi”, invito prontamente accolto in conclusione del discorso, quando il Vescovo ha rimarcato: “Naturalmente tutto questo desidero fare con Lei – rivolgendosi al primo cittadino – e con quanti sono preposti a servire il bene comune”. Inevitabile per il sindaco Mazzola il ricordo dell’amico monsignor Chenis: “Giunge in una città che le consegna una grande eredità: quella di Monsignor Carlo Chenis, un uomo amato dai cittadini e che amava essere tra loro, annullando le distanze personali, le differenze sociali e quelle di pensiero. Sono convinto che lei, Monsignor Marrucci, grazie alle esperienze maturate e all’impegno profuso nei confronti degli ammalati, dei disabili e delle persone in difficoltà, saprà creare uno straordinario ed intenso legame con la nostra comunità che oggi numerosa l’accoglie, facendole sentire tutto il suo affetto”. Un dipinto del noto artista locale Mobbs, con la raffigurazione del buttero maremmano, è stato il dono del presidente dell’Università Agraria Alessandro Antonelli a nome di tutto l’ente. Al termine degli interventi, tutti i presenti si sono trasferiti alla cattedrale del Duomo, gremita all’inverosimile, dove poi si è svolta la solenne cerimonia eucaristica. Tanta emozione all’arrivo del Vescovo accolto dalle bandiere bianche dei ragazzi ospiti della Comunità Mondo Nuovo.