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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    "Dal Pdl attacchi ad personam privi di logiche politiche"

    TARQUINIA  – “Davanti ad una apertura di dialogo tra maggioranza ed minoranza e dopo un consiglio dai toni pacati, il PDL risponde con un comunicato stampa dai toni duri e polemici, più adatto alla campagna elettorale che non al battesimo della nuova consigliatura”. Inizia così la replica del Partito democratico agli attacchi del centrodestra all’indomani della nomina della nuova giunta dell’Università Agraria di Tarquinia. “Il Pdl definisce alcuni neo assessori come trombati o peggio saltimbanchi -prosegue la nota del Pd – con attacchi ad personam privi di logiche politiche, si continua ad insultare nonostante la recente tornata elettorale abbia dimostrato come questo modus operandi sia perdente e rifiutato dai cittadini. Ci aspettavamo reazioni diverse davanti alla sfida a collaborare, come sempre nessun dialogo e nessuna proposta sui contenuti, ma polemica politica, su uomini capaci e preparati. Persone oneste che sicuramente avranno modo di dimostrare il loro valore di amministratori, criticarli oggi è pretestuoso. La logica della nostra coalizione è basata sui programmi e sulla centralità del consiglio, il presidente Antonelli non ha assegnato poltrone, ma responsabilità che dovranno essere condivise con i consiglieri tutti, che devono riappropriarsi del loro ruolo. Questa è la loro visione della politica fatta di logiche spartitorie. Provincia e Regione sono fulgidi esempi di come costruire giunte già rimpastate e cambiate. Nella nostra coalizione non si pesiamo gli uomini a voti, ma per la loro storia, cultura e trascorso. Quanto alle donne non si ha rispetto di queste nominandole assessori e ministri, ma attuando politiche concrete che le avvicinino all’amministrazione pubblica, questa la sfida che abbiamo raccolto. Continuiamo a credere che le polemiche a mezzo stampa non siano utili a nessuno, auspichiamo che dai prossimi consigli il centro-destra rifugga da questa tentazione e accolga la nostra proposta di costruire insieme l’Università Agraria dei prossimi cinque anni, nel rispetto reciproco e nella condivisione dei ruoli”.