logo
    Cronaca
    2 Novembre 2011
    "Diritto di stabilimento", i balneari scrivono alla Polverini

    SANTA MARINELLA – I rappresentanti del Sindacato Italiano Balneari hanno scritto una lettera alla presidente della Regione Lazio Renato Polverini, per portarla a conoscenza dei problemi che stanno preoccupando gli addetti al settore balneare e al dramma che stanno vivendo le oltre 30.000 famiglie italiane, a seguito della sottovalutazione degli effetti scaturenti dall’applicazione del cosiddetto “diritto di stabilimento” (la libertà per tutti i cittadini europei di concorrere alla gestione di servizi pubblici) sul sistema delle concessioni demaniali marittime ad uso turistico. Questo principio comunitario – dice il segretario locale del Sib Danny Englaro – se applicato alle concessioni degli stabilimenti balneari attraverso i rinnovi con procedure di evidenza pubblica, metterà in ginocchio un sistema di imprese unico in Europa. Sistema che ha determinato il successo del turismo balneare, creando un gravissimo danno alla economia del Paese ed espropriando di fatto 30 mila piccoli imprenditori della loro azienda, un grande danno economico, ma anche un vero dramma sociale”. Proprio per questo, il 10 marzo, gli operatori della Regione Lazio si vedranno a Ostia, per poi portarsi sotto la sede della Regione Lazio e chiedere all’amministrazione Polverini attenzione e sostegno. “Dal 1° gennaio 2016 – conclude Englaro – andranno all’asta le concessioni delle spiagge e le imprese che abbiamo costruito in anni di lavoro, con tanti sacrifici nostri e dei nostri padri. Chiediamo alla Presidente Polverini, che per la sua storia personale può comprendere il dramma che le nostre famiglie stanno vivendo, che perdere le nostre aziende, nelle quali abbiamo investito tutte le nostre risorse finanziarie ed umane, non è assolutamente accettabile. Per cui, respingiamo la proposta di legge che ha redatto il Ministro Raffaele Fitto perché, oltre a favorire le grandi imprese ed i gruppi industriali, apre le porte al riciclaggio ed alla malavita, che da anni preme per poter mettere le mani sul nostro litorale”.