TARQUINIA – La Direzione regionale agricoltura ha aperto un’inchiesta sulla legittimità di istituire una riserva di raccolta di funghi a favore dei residenti nel comune di Tarquinia. La decisione dell’Università Agraria di Tarquinia di realizzare un’area riservata alle proprie utenze, ha suscitato nei mesi scorsi non poche polemiche e malumori da parte dei residenti dei comuni limitrofi. Malumori che erano stati raccolti, tra gli altri, dall’assessore al Commercio, turismo e agricoltura del Comune di Civitavecchia, Alessandro Maruccio, il quale aveva anche inviato una missiva al Presidente dell’Agraria di Tarquinia, Alessandro Antonelli, per chiedere il ritiro del provvedimento. Dopo la lettera, contro la realizzazione di un’area riservata, circa 80 ettari su, era intervenuta anche la Provincia di Viterbo guidata da Marcello Meroi, ma il presidente dell’Agraria Antonelli è andato avanti per la sua strada, deciso a perseverare nel provvedimento. Con una lettera formale, il dirigente della Direzione regionale Agricoltura, Ottaviani, ha informato gli interessati che «E’ stato posto specifico quesito sulla legittimità o meno della riserva all’Area consulenza e assistenza giuridica, con riferimento alla Legge 23.08.1992 n. 352 ‘‘Norme quadro in disciplina della raccolta e della commercializzazione dei funghi epigei spontanei e di altri prodotti del sottobosco’’, e della legge 16.06.1927 n. 1766 ‘‘Legge di riordinamento degli usi civici nel Regno’’, ed alle norme regionali in materia di usi civici’’. Si dice soddisfatto l’assessore Maruccio: «Evidentemente qualcuno si è reso conto dell’assurdità che stava avvenendo – ha commentato – ed ha dato seguito a quanto da noi rilevato, ponendosi il quesito in merito alla legittimità di un provvedimento simile. Sono sicuro che la Regione vorrà andare fino in fondo, esaminando anche i motivi, che ad oggi risultano essere ancora ignoti, che hanno indotto la presidenza dell’Agraria ad escludere da parte dei propri territori chi non è residente a Tarquinia. Speriamo che presto, quindi, sarà restituito il maltolto ai nostri amanti della raccolta funghi». Plauso alla Regione anche da parte di Daniele Perello, capogruppo in consiglio comunale di Civitavecchia del Gruppo Misto: «L’inchiesta aperta dalla Regione è il primo passo per la tutela degli aventi diritto alla raccolta. Confermato l’ottimo operato svolto dall’assessore all’agricoltura Alessandro Maruccio e da tutto il Gruppo Misto, sul contrasto del provvedimento limitativo della raccolta funghi». «Un operato – ribadisce il consigliere Perello – che ha visto l’assessorato diretto da Maruccio e il nostro gruppo collaborare fianco a fianco per risolvere una controversia che va ad incidere sul diritto alla raccolta funghi di centinaia di cittadini del territorio della Tuscia e di Civitavecchia. L’apertura di un’inchiesta da parte della Regione rappresenta un primo e decisivo passo per la tutela di un diritto che appartiene a tutti quei cittadini ed appassionati che pagano regolarmente una tassa per beneficiare di un tesserino abilitativo che rischia di diventare carta straccia con l’esecuzione del provvedimento dell’Agraria». «Una limitazione – prosegue l’esponente del Gruppo Misto – che ha il sapore ‘‘conservativo’’ e che risulta ancorata ad un’immagine divisoria del territorio tra prerogative degli “Etruschi” e prerogative dei “Saraceni”. È chiaro, quindi, che ragioni di sviluppo concreto richiedano un superamento radicale di questa visione lesiva e decontestualizzata». «Alla luce dell’inchiesta regionale – sostiene Perello – il Gruppo Misto esprime grande soddisfazione e al tempo stesso auspica una revisione del provvedimento da parte del presidente dell’Agraria Antonelli, anche per evitare eventuali rivalse sull’ente da lui diretto da parte degli aventi diritto alla raccolta funghi. Per questo e per tutti i temi a sostegno del territorio il Gruppo Misto si porrà sempre come forza di confronto e sviluppo costruttivo in favore del territorio».
Cronaca
2 Novembre 2011
"Fungopoli", la Regione apre un'inchiesta