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    Società
    2 Novembre 2011
    "Genitori non si nasce, si diventa": consegnati gli attestati

    CIVITAVECCHIA – Aiutare i genitori a migliorare le proprie competenze, acquisire conoscenza sui propri bisogni, su quelli dei figli e sulle possibili tematiche evolutive, rafforzare l’autostima per trasmetterla ai figli e creare una rete di confronto tra adulti. Sono stati questi gli obiettivi del progetto “Genitori non si nasce…si diventa”, un percorso educativo promosso dalla cooperativa sociale di servizi “Nuova Era” grazie al prezioso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia. “Ci aspettavamo una risposta diversa da parte dei genitori – hanno spiegato le educatrici che hanno condotto il progetto, Liliana Belli, Maddalena Oliviero e Marcella Deiana – una maggiore partecipazione. Abbiamo iniziato in pochi, ma alla fine il coinvolgimento dei genitori è aumentato e gli obiettivi che ci eravamo prefissati sono stati raggiunti. Siamo partiti da un dato di fatto, è cioè che oggi siamo di fronte, molto spesso, alla totale assenza di regole. In questo senso abbiamo impostato il nostro progetto, per raggiungere importanti risultati”. L’iniziativa è stata rivolta a genitori con figli di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni, frequentanti gli asili nido convenzionati del territorio, con lo scopo di aiutarli, fin dalle prime fasi della crescita, ad acquisire competenze specifiche per migliorare le loro funzioni educative e scoprire come facilitare nei figli la crescita della fiducia di se stessi . Gli incontri si sono svolti per tutto il mese di maggio presso l’asilo nido comunale di via Lombardia, dove sono stati consegnati questa mattina gli attestati di partecipazione. “Un corso davvero positivo – ha commentato un papà, Marcello Balboni – da oggi sono un padre con tanto di certificato!”. Soddisfatto anche il vicepresidente della Fondazione Ca.Ri.Civ. Enrico Iengo il quale ha sottolineato l’importanza nel sostenere questo tipo di progetti, “utili – ha spiegato – per andare incontro e sostenere genitori e figli nella crescita. Come Fondazione non potevamo non finanziare una simile iniziativa”.