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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    "Gli immigrati siano solo di passaggio"

    CIVITAVECCHIA – di VALENTINA CERRONE

    Lo sbarco dei “mille” nel porto di Civitavecchia non poteva non dividere gli animi e provocare nei cittadini reazioni forti. La questione immigrati è senza dubbio delicata:«Sono rumena e sono partita da casa 9 anni fa – racconta una signora che ha vissuto in prima persona la condizione drammatica e scomoda di immigrata – queste persone sono disperate, come lo ero io quando me ne sono andata dal mio paese. Anche tra di loro ci saranno buoni e cattivi, non lo metto in dubbio – prosegue – e chi si comporta male va punito; ma per gli altri non c’è altra possibilità se non quella di fuggire da una terra che non gli offre nessun futuro». «Innanzitutto bisogna rendere accoglienti i centri di immigrazione e permanenza temporanea – sottolinea una ragazza – perché queste persone non devono assolutamente trovarsi in condizioni igienico-sanitarie compromettenti. Vanno accolti ed aiutati e poi distribuiti in modo omogeneo non solo in tutta Italia ma anche negli altri paesi europei. Credo – conclude – che il governo, rispetto ad un’emergenza di tale portata, si sia mossa decisamente troppo tardi».
    «Io sinceramente avverto un grande senso di paura – confida una donna – perché ancora non c’è integrazione e ci troviamo ad affrontare problemi più grandi di noi, che nascono anche in buona fede, ma che dipendono dal fatto che culture diverse si scontrano in modo forzato. Dovremmo lavorare sull’integrazione – continua – e anche al più presto, perché ogni giorno entrano immigrati in Italia, senza passare per la maglia del controllo. La situazione è sfuggita di mano da troppo tempo». «Proprio stamattina – sottolinea un ragazzo – ho pubblicato su face book il mio pensiero; credo che ormai noi siamo solo usati dai politici per avere voti e che in realtà ci sia grande incapacità da parte di chi ricopre ruoli istituzionali, a gestire soprattutto questa emergenza. Gli immigrati vanno accolti in giusta misura perché il nostro paese è in piena crisi e mi sembra davvero azzardato aggiungere altri 1000 problemi. I profughi – conclude – devono solo essere di passaggio nel nostro paese, anche perché il loro è un esodo che poco c’entra con la guerra. Lo stato ci sta imponendo una scelta che noi cittadini non abbiamo fatto»