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    Politica
    2 Novembre 2011
    "Holding, serve un accordo tra città e porto"

    CIVITAVECCHIA – Autorità portuale e Comune insieme per rilanciare i servizi offerti a turisti e cittadini. Questa in sintesi l’idea del sindaco Gianni Moscherini, che ha nuovamente attaccato il presidente Ciani: «Un porto si gestisce politicamente solo se lo si vuole ammazzare – ha spiegato – negli ultimi anni è diventato una sezione del Partito democratico».
    Ragiona in termini pratici il primo cittadino, prospettando una unificazione dei servizi, dai rifiuti all’acqua, dall’energia ai trasporti.
    HOLDING E SOCIETA’ – Il Sindaco ha voluto celebrare un ‘‘matrimonio virtuale’’ tra il Pincio e l’Autorità portuale, prospettando l’ingresso di quest’ultima nella Holding comunale: «Ho intenzione di scrivere al presidente Ciani – ha dichiarato il primo cittadino – per chiedere l’apertura di un tavolo allo scopo di ragionare su un accordo finalizzato all’acquisizione di quote da parte dell’Authority». In sostanza il Sindaco parla della gestione rifiuti, dei trasporti e dell’energia, puntando sulle Sot allo scopo di «ottenere maggiore produttività, rafforzare il sistema di gestione dei servizi e ampliare le aree disponibili all’interno del porto di Civitavecchia». Un ragionamento politico e tecnico a vantaggio della città e del porto, quello prospettato da Moscherini: «Si andrebbe verso lo scioglimento della Seport – ha ammesso – l’area ecologica lascerebbe lo scalo per far posto ad un’area operativa. Le Sot produrranno utili – ha proseguito il Sindaco – e saranno delle macchine da guerra dal momento in cui la maggioranza la detiene il privato. Si tratterebbe del primo caso a livello nazionale – ha aggiunto – e ci sarebbe la fila di privati pronti ad investire».
    ACQUA E MAGGIORANZA – Ha parlato anche di ‘‘rose’’, ‘‘fiorai’’ e nuovi tentativi di sfiducia, ribadendo la solidità della maggioranza di governo: «La maggioranza è abbondante – ha chiarito – c’è e non è corruttibile. Questa è un’amministrazione che vuole rimanere di ‘‘larghe intese’’ – ha ribadito – mi ricandido e emarginerò ciò che di peggio c’è a destra e a sinistra». Secondo il Sindaco l’amministrazione potrebbe «andare a casa» solo per colpa di «corrotti» o «scontenti sotto l’aspetto urbanistico».
    Ha quindi affrontato il capitolo ‘‘acqua’’, motivando ancora una volta la sua decisione di rivedere i rapporti con l’Acea: «Ne ho parlato anche con la Polverini – ha affermato il primo cittadino – abbiamo una grossa perdita in bilancio a fronte di un pessimo servizio. Entro due anni risolveremo anche questo problema – ha proseguito il Sindaco – garantendo il servizio e l’acqua pubblica. Con un investimento di circa 5 milioni di euro – ha fatto sapere – interverremo sulle manutenzioni ma nel frattempo occorre trovare un socio, Sot o Ato2, che ci sostenga nelle opere di rifacimento della rete idrica».
    MONTEDURO E LE FIAMME GIALLE- Alla fine Moscherini ha ammesso l’episodio dello scontro avuto con un ufficiale della Guardia di finanza, solo dopo essere stato informato del fatto che il militare chiamato in causa ha confermato l’accaduto e ovviamente minimizzando. «Una discussione sulla bontà o meno delle iniziative assunte dall’amministrazione per riqualificare una zona degradata», così il Sindaco ha classificato l’episodio, attaccando Vincenzo Monteduro, autore dei recenti volantini di denuncia che fanno riferimento all’alterco: «Ci spieghi una volta per tutte chi sono i Repubblicani europei – ha affermato – quanti iscritti ha questo partito, ammesso che esista e che mestiere ha fatto, dicendo anche cosa faceva con un noto costruttore».