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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    "Il Comune mi impedisce di lavorare"

    CIVITAVECCHIA – Altro che promuove, a favore del cittadino, le condizioni che rendano effettivo il diritto al lavoro. Il Pincio preferisce tagliare corto, ovviamente a fin di bene, per consentire ‘‘il restyling’’ di Civitavecchia. Così i famosi paletti metallici piovuti da chissà dove, che da mesi ornano le vie del centro come un cazzotto in un occhio, sono comparsi anche a lungomare Thaon de Revel, impedendo l’accesso ai mezzi adibiti allo scarico della merce ai punti vendita della zona. E se per corso Centocelle è stato disposto il vigile di piantone per regolare l’accesso dei furgoni, la stessa regola non vale nei pressi della Lega navale, dove impazza la polemica. «Abbiamo l’attività in questa zona da oltre cinquant’anni – si lamenta Franco De Santis che a lungomare Thaon de Revel vende il pesce – sono obbligato dalla legge a far arrivare il camion fino all’ingresso perché i prodotti ittici devono rimanere sempre ad una certa temperatura ma ora con i paletti applicati da entrambi i lati i mezzi non possono scaricare». Effettivamente occorre percorrere circa 300 metri per caricare la merce, esponendola così al sole e al vento. «Trattandosi di generi alimentari – ha proseguito il titolare dell’esercizio – ho anche chiesto all’assessore alle Manutenzioni Mauro Campidonico di permettermi di rimuovere all’occorrenza i paletti, lui però mi ha risposto suggerendomi di trovare un altro posto più appropriato per lavorare». Franco De Santis si è già rivolto ad un avvocato: «Chiederò i danni al Comune – ha riferito – non è possibile che all’improvviso mi venga negata la possibilità di lavorare. Ho dei dipendenti, quando cala il fatturato sappiamo come finisce».