CIVITAVECCHIA – “Sono trascorsi quasi cinque mesi da quando il quartiere De Sanctis ha reso pubblica la propria protesta, il proprio silenzio che si trascina da ben 54 anni di abbandono e di degrado più totale nell´indifferenza da parte delle istituzioni”. E’ questa l’amara considerazione di Manolo Peris, del direttivo del circolo partito democratico, il quale ha aggiunto che “la cosa che però mi lascia più sconcertato è stata la diatriba che in tutto questo tempo ha tenuto alta l’attenzione dei politici, con l´ente pubblico Ater che colpevolizza il Comune di Civitavecchia e il Comune che fa altrettanto con l’Ater, scordandosi di chi abita all´interno del de Sanctis. Io – ha spiegato – che in questo quartiere ci sono nato e cresciuto, a parte qualche persona di buona volontà che si è spesa per questo quartiere negli ultimi tempi, posso dire che quasi tutti i politici hanno dimenticato che il De Sanctis è un quartiere storico di Civitavecchia dove esiste e viene parlato ancora il vecchio dialetto civitavecchiese e dove vivono le antiche tradizioni, elementi sostanziali della nostra identità culturale. Devo anche constatare che questa amministrazione, guidata da un sindaco che non solo non è nato ma nemmeno vive a Civitavecchia avendo la sua residenza a Santa Marinella e che sostiene la politica del fare e del voler dare un nuovo volto a questa città sia dal punto di vista cittadino che portuale, continua a trascurare uno dei quartieri dove è ben salda, nonostante tutto, la vera civitavecchiesità. Vista la lontananza chilometrica di Moscherini dalla vita dei civitavecchiesi e del loro problemi, di cui non mi stupisco più, mi incuriosisce però l’atteggiamento dell’assessore alla casa Giancarlo Frascarelli, civitavecchiese, che più di una volta dopo numerose segnalazioni anche abbastanza importanti da parte del quartiere De Sanctis, ha risposto che le vicende del nostro quartiere sono sotto il suo personale interessamento già da tempo e che come assessore alla casa ci stà lavorando già da tempo. Allora domando: se tutto ciò aveva già un piano di recupero e di salvaguardia del quartiere perchè allora è passato tutto questo tempo? Cinque mesi sono tanti, e il degrado avanza inesorabilmente”. Ed è proprio all’assessore Frascarelli che Peris si appella, “visto che – ha aggiunto – aveva promesso un tavolo tecnico poi revocato a data da destinarsi, data che poi di fatto è svanita nel nulla perché ovviamente ancora una volta lo sport preferito da Moscherini e dai suoi assessori è fare promesse e illudere la povera gente. E´ vero però che i politici non sono tutti così anzi, ho potuto personalmente verificare che di gente seria e pronta a collaborare con i cittadini ce ne è molta. Per questo la critica che muovo non è fine a se stessa o per sminuire l´amministrazione comunale, ma come giovane impegnato in politica mi farebbe piacere che fosse avviata una riflessione da quella classe politica dirigente che oggi governa la città e che aspira a generare un lavoro sano e pulito per la città perchè, e ne sono convinto, al suo interno esistono persone molto valide e dalle quali la città, tutta , si attende un impulso positivo e stimolante. E non come tanti politici che intendono l´impegno politico come lavoro e fonte di ricchezza ma che invece devono considerarla come un’opportunità per migliorare la città e la qualità della vita di tutti i cittadini”.
Politica
2 Novembre 2011
"Il De Sanctis ancora nel degrado"