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    Politica
    2 Novembre 2011
    "Il multisala va fatto da un'altra parte

    CIVITAVECCHIA – “Avrei rimandato nelle sedi competenti le mie considerazioni sulla questione del cinema multisala, ma il dibattito che si è aperto, come anche i suoi sviluppi, mi obbligano ad anticipare le mie osservazioni. Sono certo che sia auspicio di tutte le forze politiche adoperarsi per migliorare la qualità della vita dei cittadini, e su tale auspicio non ci possono essere schieramenti di sorta. Si apre così una nota del consigliere comunale di Ambiente e Lavoro che entra a far parte del dibattito che si è acceso in questi giorni sulla realizzazione di un grande cinema-multisala in città. Per l’esponente dell’opposizione il progetto rischierebbe di diventare come una sorta di Stadio del Nuoto 2” se venisse collocato in via Aurelia Sud tra il distributore di benzina ed il bar, nei pressi del bowling. “Nel momento della realizzazione dello Stadio del Nuoto, la nostra proposta di una diversa ubicazione della struttura non è stata ascoltata (sono arrivati anche a farci figurare come quelli del “no”, quelli “invidiosi” che non volevano che si ascrivesse una tale opera ad una parte politica avversa); tuttavia, il nostro obiettivo era quello di assicurare una gestione scevra da qualsiasi rischio e una collocazione che non avrebbe causato ulteriori problemi urbanistici alla città. Purtroppo, i fatti che sono seguiti ci hanno dato ragione e oggi, lo Stadio del Nuoto ha i gravissimi problemi che tutti conosciamo. Oggi si presenta ancora una volta un caso simile: se è vero, però, che non dobbiamo preoccuparci dei problemi di gestione del multisala (che appartiene a privati), è pur vero che ci interessa una collocazione che sia armoniosa, funzionale e facilmente fruibile da tutta la cittadinanza. Occorre premettere che nel piano regolatore non esiste un’area con quella destinazione urbanistica. Stando a quanto precisato da Petrelli, l’area prescelta per il multisala e per le attività connesse (bar, ristorante) di mq. 7.360, ricade in area “a verde pubblico con attrezzature sportive” con vincolo di cessione delle aree fronte strada di proprietà, per il raddoppio del tracciato della SS.1, così come stabilito dal PRG del 1968 e dalla variante n. 24 al medesimo piano.
    Nelle aree sopra descritte, con quella destinazione urbanistica secondo l’art. 26 della NTA del PRG individuate come “ZONE SPORTIVE”, possono sorgere soltanto campi sportivi, stadi, piscine, palazzo dello sport. Parte dell’area deve comunque essere destinata a verde pubblico e parcheggi. In poche parole, come già detto durante la conferenza stampa tenuta dal sindaco servirebbe una variante al Prg e dunque prima di iniziare i lavori la ditta ed il comune avrebbero a che fare con molte lungaggini burocratiche. “Con tali norme è impossibile – ha commentato Petrelli – che entro dieci mesi si possa realizzare quanto agognato; inoltre, le dimensioni dell’area non consentono la realizzazione degli standard richiesti come un numero sufficiente di parcheggi… Sempre che non si vogliano ripetere gli stessi errori fatti con il Palazzetto dello Sport e con lo Stadio del Nuoto. Poiché la mia azione è sempre propositiva, offro il mio contributo alla risoluzione del problema, attraverso soluzioni armoniose, funzionali e facilmente fruibili dalla cittadinanza.

    Secondo l’esponente di Ambiente e Lavoro andrebbero individuate altre aree più idonee sotto certi aspetti e lancia una proposta. “Le soluzioni cui mi riferiscono  – conclude Petrelli – escludono nella maniera più assoluta lavori ed opere fatti senza criterio: al contrario, se si ha voglia di lavorare giudiziosamente, e non se non ci si abbandona alla frenesia elettorale, si può pensare all’area della “La Scaglia – Torre D’Orlando”.
    Qui, nella parte in cui è stato presentato un Piano integrato, in una zona di mq.180.000, fin da ora sono reperibili anche le aree fronte strada e, con la procedura dello sportello unico, si potrebbe rendere cantierabile la superficie in un massimo di 18-24 mesi. Altra ipotesi riguarda un’area nella zona industriale; anche per questa, il Comune dovrebbe agevolare l’avvio di un iter procedurale che superi alcuni impedimenti. Quello che serve è un approccio serio: questa Amministrazione riuscirà ad impegnarsi in modo trasparente e far prevalere l’interesse pubblico? Oppure prevarranno, come al solito, gli interessi di pochi? Io sono qui, pronto a rimboccarmi le maniche e a lavorare per la città. E loro?”.

    Sul tema è intervenuto anche il consigliere comunale di maggioranza Pasquale Marino.

    Come Presidente della commissione cultura  – scrive l’esponente di Futuro Azzurro – non posso che rallegrarmi con l’amministrazione Comunale e con il Sindaco per aver presentato il progetto per la realizzazione della Multisala cinematografica , struttura che la città reclama da tempo : fino ad oggi si era costretti a recarsi fuori Civitavecchia (Roma , Tarquinia, ecc) per assistere a proiezioni cinematografiche in sale moderne e con tutti i confort come quelle previste dal progetto stesso; tuttavia permangono diverse perplessità sul lotto di terreno individuato sia per quanto riguarda la viabilità su quel tratto di Aurelia già critica essendo arteria principale per l’accesso e l’uscita da Sud della città, sia per la presenza di altre strutture come il bowling time-out , lo stadio del calcio e del porto turistico Riva di Traiano. Inoltre l’area individuata dal Sindaco risulta essere inadeguata sotto il profilo urbanistico, poiché rientra nelle c.d. “zone sportive”. In base all’art. 26 delle norme di P.R.G., nelle zone sportive possono sorgere soltanto campi sportivi, stadi, piscine, palazzetti dello sport, con aree riservate a parcheggi e verde. Al fine di collocare il multisala in quell’area, pertanto, si dovrà procedere inevitabilmente ed esclusivamente per variante al P.R.G., che la Regione dovrebbe approvare nei tempi e nei modi di legge. Senza dimenticare, peraltro, che anche il Consiglio Comunale dovrà esprimere parere. L’iter burocratico evidentemente non potrà certamente definirsi entro il periodo di tempo preannunciato , anche perché se è vero che l’Organo Regionale ha sempre politicamente creato ostacoli a questa Amministrazione, e se il colore politico della Regione dovesse permanere lo stesso di quello precedente(e i chiari di luna della campagna elettorale potrebbero far presagire il funesto epilogo!), i tempi si preannunciano biblici e l’esito di un’approvazione della variante non sarebbe poi così scontatamente favorevole. Quindi bisogna essere pratici e realistici e non creare facili illusioni alla città e pertanto, si propone , se realmente il sindaco ha la volontà di realizzare l’importante opera del multisala, di individuare aree, e nel territorio della città esistono, idonee ed adeguate dal punto di vista degli standard urbanistici e della sicurezza ed in linea con le esigenze della città”.

    Mat. Mar.