TARQUINIA – Il Comitato dei Cittadini Liberi, il Mondo Agricolo Unito e gli Enti che hanno promosso la raccolta fondi “Fai la tua parte e diventa protagonista del tuo futuro” sono riusciti a completare il primo monitoraggio autonomo della qualità dell’aria nel territorio colpito dai fumi delle centrali termoelettriche di Civitavecchia e Montalto di Castro. “Da alcuni giorni – scrivono in una nota congiunta – sono state giurate e depositate le perizie redatte dagli esperti incaricati dal Comitato, basate su due campagne di rilevamento condotte a dicembre 2008 e a luglio 2009 e corrispondenti a due fasi distinte della riconversione di Tvn: una ha preceduto l’accensione del primo gruppo a carbone e l’altra la messa a regime del secondo. A breve i risultati saranno presentati in un incontro pubblico. Il monitoraggio autonomo è una vittoria per le popolazioni che hanno atteso invano che altri se ne occupassero. Marrazzo avrebbe dovuto far rilevare la qualità dell’aria che respiriamo prima dell’accensione di Tvn, ma non l’ha fatto. Analogamente l’Osservatorio ambientale, istituito a Civitavecchia nel 2004, è stato capace di bruciare un milione di euro all’anno senza produrre un solo studio epidemiologico o di accertamento della qualità dell’aria prima dell’accensione di Tvn. Solo grazie alle denunce dei comitati e all’azione della magistratura, il ministero dell’Ambiente e la Regione Lazio hanno ripristinato la legalità dell’Osservatorio prescritto dalla Via, scartando quello dei sindaci finanziato dall’inquinatore”. “Il nuovo funzionerà con fondi pubblici. Ma non ci fidiamo lo stesso. – prosegue la nota – Troppe scelte delle istituzioni sono state orientate a “collaborare” con l’inquinatore più che a tutelare le popolazioni. In alcuni casi spostando l’attenzione altrove, come avvenuto con il piano regionale di risanamento dell’aria, che trascura il polo energetico, Civitavecchia-Montalto di Castro responsabile della maggior parte degli inquinanti regionali di provenienza industriale, o come la scelta di Arpa Lazio di non collocare una sola centralina a controllo diretto a Tarquinia, che invece i fumi del carbone colpiranno gravemente a causa dei venti dominanti. Il primo monitoraggio autonomo è stato l’inizio di un percorso, continueremo a fare in proprio per difenderci. Chi fa da sé fa per te e per tre”.
Cronaca
2 Novembre 2011
"Il monitoraggio autonomo dell'aria una vittoria per le popolazioni"