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    Politica
    2 Novembre 2011
    "La situazione del nuovo mercato richiede tempi certi e una programmazione più oculata"

    di PATRIZIO DE FELICI*

    Da recenti dichiarazioni sembra che il sindaco stia cambiando idea rispetto ai parcheggi a pagamento davanti all’ospedale. C’è da notare inoltre che per una volta tanto risponde all’opposizione senza provocazioni né insulti. Le battute invece, che il sindaco non risparmia mai, sono accettabili e danno pepe al ragionamento. E, a proposito di battute, il sindaco mi invita ad andare dai commercianti del mercato per verificare la situazione. E così, giusto per dargli una possibilità, sono andato, insieme alla nuova segreteria del PD, ad appurare quanto già sapevo e per avere un’idea di come sono andate le vendite durante il periodo natalizio. Ho parlato con i commercianti e sono emersi molteplici problemi e purtroppo la situazione non è come la dipinge il primo cittadino. Prima di esporli credo che, trattandosi per parecchi operatori della loro sopravvivenza economica, non ci siano polemiche da fare ma davvero si debbano trovare soluzioni concrete. Noi, come opposizione, faremo la nostra parte. Per prima cosa abbiamo ascoltato la voce dei diretti interessati e il quadro che emerge è preoccupante. Tutti i commercianti lamentano purtroppo una diminuzione degli incassi nell’ordine del 20-30%. Le cause? Presto dette. La crisi economica in corso che chiaramente deprime i consumi ma anche e sopratutto l’attuale location del mercato che non è funzionale e attraente per gli utenti. L’assenza di parcheggi causati dai cantieri aperti nelle vie limitrofe e la quasi totalità di quelli creati sulla trincea ferroviaria attualmente occupati dagli operatori del mercato non hanno certo aiutato la situazione. Va aggiunto inoltre che la struttura provvisoria è stata organizzata con criteri che non hanno tenuto conto della storia del vecchio mercato e dei comportamenti che in quel luogo sono abituati a tenere i consumatori disattendendo i più elementari principi di marketing e funzionalità. La struttura infatti è stata suddivisa per categorie merceologiche e se questo criterio poteva andare bene per la carne e il pesce, i cui punti vendita si trovavano già così accorpati nel vecchio mercato, si è rivelata un disastro per gli altri commercianti. Un esempio. Aver concentrato la vendita della frutta in un’area ha demolito un circuito che da decenni il cliente era abituato a percorrere. Circuito di punti vendita eterogenei che favorivano l’acquisto non solo della frutta ma anche di altri prodotti per il semplice fatto che nel suo procedere il consumatore se li trovava davanti. Insomma si è maldestramente calata la logica del grande magazzino in un tessuto di vendita fatto di tradizioni non scritte ma che lo facevano funzionare. Molti mercatali, infatti hanno lamentato una gestione approssimativa nella assegnazione dei banchi incentrata più su rapporti di amicizia che su principi di funzionalità. Prima di demolire qualcosa che esiste da molto tempo si deve sempre valutare l’impatto sociale che si viene a produrre. Così fa un buon amministratore della cosa pubblica. Parliamo di comportamenti di consumo. Qui ci si dovrebbe intendere anche con l’attuale giunta. Ma a quanto ci risulta il sindaco non si è sono posto il dubbio che una dislocazione così differente rispetto al passato dei punti vendita del avrebbe avuto delle ricadute negative sugli acquisti. Visto il ruolo che ricoprono non sarebbero dovuti incorrere in questo errore. Speriamo che abbiamo imparato e non lo ripetano. Lo speriamo perché non solo sono fortemente diminuiti gli incassi dei commercianti del vecchio mercato, ma sono addirittura crollati gli incassi di tutta quella serie di esercizi che facevano da corona allo stesso vecchio mercato.
    Un altro elemento di fortissima preoccupazione dei commercianti sono i tempi di inizio e fine lavori del nuovo mercato. Tempi ignoti a tutti. Da settembre scorso, quando è stato chiuso il mercato del pesce e i vecchi box, i lavori non sono stati avviati. Attualmente la vecchia struttura è incustodita e durante la notte è meta di bivacchi di varia natura. Tenendo poi conto che le centraline elettriche e le altre utenze sono ancora attive c’è un ulteriore problema di sicurezza che auspichiamo l’amministrazione comunale risolva al più presto. Al di là di questo aspetto il silenzio dell’assessore al commercio e del sindaco sulla tempistica per la realizzazione del nuovo mercato costituisce un ulteriore indicatore di quanto l’attuale giunta comunale non sia avvezza a programmare i propri interventi e sia poco vicina alle esigenze concrete dei cittadini. Per quanto compete al PD interesserò il nostro gruppo consiliare affinché presenti un’interrogazione urgente al sindaco per avere delle risposte sui lavori al mercato. Allo stesso tempo organizzerò al più presto un’assemblea con i commercianti di quell’area per comprendere ancora meglio le loro esigenze e ascoltare le loro proposte.
    * Coordinatore cittadino del Pd