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    Società
    2 Novembre 2011
    "La superstrada è una priorità"

    CIVITAVECCHIA – «La superstrada Civitavecchia-Orte deve essere una priorità». Lo hanno ribadito questa mattina i manifestanti che, nonostante il freddo pungente, sono scesi in piazza, con un sit-in di protesta davanti al Comune contro i tagli ai finanziamenti per il completamento dell’importante arteria viaria. Una iniziativa di mobilitazione che Cgil, Cisl e Uil, nonostante i tentativi di rassicurazione da parte dell’assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici della Regione Lazio Luca Malcotti, hanno voluto promuovere lo stesso in concomitanza con l’altra grande manifestazione di Viterbo. Fascia tricolore indosso, era presente anche il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola. «La trasversale, una priorità da mantenere come tale, interessa tutto il territorio – ha chiarito – si tratta di un’opera importante per uscire dalla morsa di una viabilità inadeguata, di un’occasione per ricollegare il centro Italia alla costa e al porto». L’assenza del sindaco di Civitavecchia Moscherini non è passata inosservata. «Ho provato a chiamarlo, ma i telefoni erano spenti – ha aggiunto Mazzola – con lui più volte abbiamo parlato dell’importanza della sinergia tra comuni limitrofi per rilanciare questo territorio: oggi stiamo difendendo un’opera strategica. La nostra preoccupazione è che si blocchi ancora per anni questo completamento e che alla fine non si faccia più nulla». Sono stati poi i sindacati, supportati da alcuni rappresentanti dei partiti e movimenti di centrosinistra, a ribadire la necessità di mantenere accesi i riflettori su questa infrastruttura. «C’è uno sforzo da parte dell’assessore Malcotti, ma non basta – hanno spiegato i segretari di Cgil e Cisl Cesare Caiazza e Domenico Barbera – dei 117 milioni di euro necessari, ne mancano all’appello almeno 45 sui quali insiste solo un “impegno” e non ancora uno stanziamento certo che siamo qui a chiedere. Oltre ad essere un’opera strategica dal punto di vista dei collegamenti, la superstrada potrebbe rappresentare un’importante sbocco occupazionale in un territorio che deve fare i conti con la chiusura del cantiere Enel. D’altronde non si è usciti dalla crisi del ‘29 facendo partire opere pubbliche e finanziando attività produttive? Oggi assistiamo al contrario». I sindacati hanno poi aggiunto di non aver scelto casualmente il Comune per protestare. «Invitiamo il Pincio, oggi assente, a farsi attore presso la Regione di scelte istituzionali a favore del territorio – hanno spiegato – questo comunque è solo un ‘‘antipasto’’ per la grande mobilitazione del 29 gennaio contro le scelte proprio del Comune». Comune che è intervenuto attraverso l’assessore al Commercio e Turismo Alessandro Maruccio il quale però, forse arrivato in ritardo al Pincio o male informato, ha parlato di una polemica faziosa contro la giunta Polverini e l’amministrazione comunale. L’assenza di Cgil, Cisl e Uil – ha anzi spiegato Maruccio, che ha riferito di aver carcato di incontrare una delegazione di manifestanti senza riuscirci – la dice lunga». «Nonostante la neve – ha commentato ironico Caiazza – evidentemente l’assessore è stato colpito in ritardo da un colpo di sole».