CIVITAVECCHIA – “Il nostro intento è stato quello di introdurre criteri di equità prima assenti. Su questo principio sono irremovibile, ma ovviamente, non essendo abituato ad arroccarmi su determinate posizioni, sono disposto a discutere con chi dimostra di favorire un dibattito intelligente, magari rivedendo le fasce ed ampliando quella per l’esenzione. In questo senso, ad esempio, ho apprezzato molto l’ntervento del segretario del Pd Patrizio De Felici che incontrerò lunedì”. Ha atteso alcuni giorni, per acquisire i documenti, leggere le carte e verificare anche gli interventi sulla questione. Oggi l’assessore alla Scuola Gino Vinaccia ha voluto chiarire la vicenda legata alla mensa e ai presunti “rincari”. “Abbiamo affrontato una questione ferma dal 2005 – ha spiegato – quando le famiglie pagavano 2 euro senza distinzione di reddito su un costo complessivo per il Comune di 3.39 euro. Oggi abbiamo 5.94 euro più Iva a carico del Comune e abbiamo introdotto le fasce di reddito Isee, sancendo il principio che chi ha un reddito più alto partecipa maggiormente al costo del servizio”. Tre le fasce istituite: 2 euro, 4 euro e l’intero costo del servizio di 6.20 euro per chi ha un reddito uguale o maggiore di 30 mila euro. Al di sotto dei reddito minimo di 5400 euro scatta l’esonero. “Per chi non è in regola, invece – ha aggiunto Vinaccia – abbiamo introdotto il recupero coattivo mediante iscrizione al ruolo, per evitare di procedere ancora a colpi di transazione con la ditta”. Vinaccia ha accolto favorevolmente poi l’idea del consigliere dell’Udc Mirko Mecozzi di un consiglio comunale sul tema “anzi – ha aggiunto – mi auguro che si adoperi proprio per riuscire a convocare questo consiglio nel corso del quale si potrà parlare a 360 gradi del mondo della scuola, a partire dalla mensa”.
Amministrazione
2 Novembre 2011
"Mensa, introdotto un criterio di equità"