CIVITAVECCHIA – “Ben venga il gruppo consiliare ma è quanto mai urgente strutturare il Popolo della Libertà anche nella nostra città, radicare il partito nel territorio, perché in natura è il “popolo” degli elettori che deve essere capace di produrre idee e programmi che poi i rappresentanti istituzionali applicano nella loro attività amministrativa, forse questo impedirà la forte astensione che fino alle scorse regionali si è registrata in città. Astensione dipesa principalmente dalla percezione, in particolar modo da parte dei nostri elettori, della scarsa attenzione della politica al confronto ed ai reali problemi della città”. Lo hanno dichiarato gli ex assessori Attilio Bassetti, Roberto Passerini ed Alessio Romagnuolo, soddisfatti della costituzione del gruppo consiliare del Pdl. “E’ necessario – hanno aggiunto – un cambio di rotta radicale della politica locale, capace finalmente di discutere attorno ai progetti, e non attorno alle solite polemiche, alle solite beghe di partito, soprattutto attorno ai soliti individualismi. Proprio per questo, crediamo sia giunta l’ora di voltare pagina: il Pdl civitavecchiese deve dimostrare di saper fare davvero questa scelta politica, mettendo insieme tutti quei tasselli fondamentali che contribuiranno a formare la classe politica che sarà chiamata a governare Civitavecchia alle prossime elezioni amministrative. Il superamento degli individualismi che hanno caratterizzato la storia recente della nostra città e la nascita di un coordinamento che possa rappresentare in modo univoco la sintesi di tutte le anime del PDL, rappresenterebbe un atto politico serio, maturo, finalizzato ad imprimere un’ulteriore forza all’azione programmatica con particolare attenzione alle criticità sociali. Pur essendo questa per il Pdl ancora in una fase di transizione – concludono Bassetti, Passerini e Romagnuolo – ed in “messianica” attesa della costituzione di un coordinamento politico cittadino, riteniamo necessario e opportuno iniziare a creare spazi e appuntamenti capaci di sollecitare momenti di discussione e confronto che ci portino alla creazione di un reale programma di governo del territorio”.