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    Politica
    2 Novembre 2011
    "Pdl, occorre fare chiarezza"

    CIVITAVECCHIA – Non risparmia nessuno il sottosegretario ai beni Culturali Francesco Giro che, all’indomani delle  vicende politiche che hanno interessato la maggioranza cittadina, in ultimo il Consiglio Comunale di martedì scorso, è intervenuto per chiedere che si faccia chiarezza una volta per tutte. E le sue critiche le ha indirizzate al sindaco Moscherini, ad alcuni rappresentanti locali, ai vertici provinciali e regionali del partito. “Dopo il rimpasto di Giunta condotto senza il dovuto confronto con gli organismi locali e regionali di tutti i partiti interessati – ha spiegato – come era facilmente prevedibile a Civitavecchia assistiamo ad un progressivo degrado, davvero preoccupante, dei rapporti politici interni alla maggioranza”. Nei giorni immediatamente successivi al varo del nuovo gruppo di assessori lo stesso Giro parlò di “un luna park dove c’era chi saliva e chi scendeva dalla giostra del sindaco. Oggi più serenamente pongo un problema ben più serio al coordinatore provinciale del Pdl di Roma – ha aggiunto – perchè vorrei comprendere da lui se la vicenda di Civitavecchia viene gestita dal partito regionale e provinciale del Pdl, in modo condiviso e unitario, oppure da alcuni luogotenenti del territorio che sembrano tutelare non le ragioni del partito ma di antiche appartenenze che il Pdl avrebbe dovuto superare”. Motivo per cui il Sottosegretario ha annunciato che chiederà chiarezza nei prossimi giorni agli organismi del partito regionale e provinciale “perchè non credo – ha concluso – che si possano lasciare cadere nel vuoto, come se nulla fosse accaduto, le parole ferme e responsabili del coordinatore vicario del Pdl Pallone e il monito stesso a recuperare un metodo politico condiviso lanciato dal coordinatore provinciale Lollobrigida, il quale però non mi sembra trarre dalle sue parole le dovute conseguenze politiche. Vorrei più lealtà e più chiarezza altrimenti una storia iniziata male rischia di finire peggio con l’ennesima crisi di giunta”.