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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    "Presidente Polverini, ci aiuti lei"

    di VALENTINA CERRONE

    CIVITAVECCHIA – Un elenco drammatico di situazioni, promesse mancate e soluzioni sbagliate; è questo il contenuto della lettera che il comitato dei pendolari della tratta Civitavecchia-Roma ha inviato alla presidente della Regione Renata Polverini. Una lettera che traduce la volontà, la speranza e il bisogno di cercare la svolta istituzionale agli annosi problemi e che nasce dall’incontro promesso e ancora non fissato con il sindaco. «Siamo convinti che la sua voce possa essere più autorevole di altre nel richiedere a Trenitalia il rispetto dei parametri che sono uno standard per i cittadini europei – affermano dal comitato – La Sua promessa di “ricompensare Civitavecchia” per l’accoglienza dei rifugiati alla Caserma de Carolis possa trovare nella soluzione delle richieste avanzate dai suoi pendolari, oltre 1.200 al giorno, la giusta ricompensa; misure che riguardano tutti anche i non pendolari».

    Di seguito il testo integrale della lettera inviata al presidente Polverini:

    “Gentile Presidente,
    le scriviamo da Civitavecchia, una città che ha ricevuto da lei apprezzamenti sulla gestione delle emergenze umanitarie, ma che purtroppo vede molti cittadini impegnati quotidianamente nell’emergenza di recarsi nella capitale sui luoghi di lavoro oppure all’università, per tornare a casa esausti alla fine della giornata. Una qualità della vita poco invidiabile, come lei può immaginare.
    Sicuramente lei conoscerà l’indagine promossa da Altroconsumo che ha raccolto le valutazioni dei pendolari su 25 tratte intorno a Milano, Roma e Napoli.
    Come è possibile verificare sul sito di Altroconsumo nell’articolo “Siamo uomini o pendolari?, la nostra campagna per i diritti dei passeggeri”, i pendolari lamentano “…la pulizia praticamente inesistente (89%): sporcizia sui sedili e nelle carrozze, cattivo odore, vetri e bagni in condizioni antigieniche, presenza di rifiuti. Ma molte altre sono le cause di malcontento tra i pendolari che ogni giorno sono costretti a viaggiare su treni vecchi e in costante ritardo: affollamento (76%), climatizzazione (71%), informazioni a bordo in caso di disservizio (68%), puntualità (63%), sicurezza (48%), cortesia e disponibilità del personale (36%). L’insoddisfazione per il servizio nel suo complesso è pari al 72%”.
    Esiste un Contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale per gli anni 2009-2014 firmato da Regione Lazio e Trenitalia ma, come risulta ad Altroconsumo: “…le condizioni di trasporto comuni a tutto il territorio nazionale, ci inducono a ritenere che gli standard previsti dai contratti di servizio firmati tra Trenitalia e ogni singola Regione, sebbene i parametri siano molto bassi, non siano assolutamente rispettati e questo contribuisce ad allontanarci sempre più dagli altri Stati europei…”.
    Tutto questo complesso di malumori, portano un pendolare, dichiaratosi “vittima di Trenitalia”, a commentare sul Messaggero del 13 aprile scorso: “Per avere dei treni pendolari decenti in Italia bisognerebbe che un politico o un grande manager fosse costretto a prenderli. Allora sì che Trenitalia si attiverebbe, allora sì che Trenitalia farebbe di tutto per far viaggiare comodo il politico, per far stare bene il grande manager. Aggiungeva che “purtroppo per i pendolari, nessun politico o grande manager prenderà mai un treno dei pendolari. Loro hanno le auto blu, pagate dai cittadini, pagate dagli stessi pendolari e viaggiano su quelle belle auto, comode, fresche d’estate, calde d’inverno e se la godono, se la godono tutta la vita che grazie alla stupidità degli italiani (pendolari e non) si possono permettere di fare, mentre tra i pendolari si diffonde l’uso degli psicofarmaci per resistere alla vita”.
    C’è da considerare infine che da Civitavecchia partono per Roma migliaia di croceristi di varie nazioni e l’immagine dell’Italia che riporteranno nei loro paesi è data non solo dal patrimonio artistico e storico di Roma ma anche dalla qualità dei trasporti utilizzati. Gentile Presidente, nella stazione di Civitavecchia non esiste la possibilità per anziani o persone con handicap di utilizzare un ascensore per muoversi da un binario all’altro con i bagagli. E una quota sensibile di turisti è costituita proprio da anziani. E’ solo presente in corrispondenza di un sottopassaggio un montascale a poltroncina, che rimane inutilizzato non risolvendo la risalita al piano binari e che richiede comunque l’intervento di personale non sempre garantito.
    Oltre a quelle riportate da Altroconsumo, alcune esigenze da parte dei pendolari, che riteniamo utile trasmetterle nell’interesse della salvaguardia della qualità della vita a cui tutti hanno diritto.
    Ecco dunque di cosa si tratta:
    • Possibilità di Carta Tuttotreno Lazio unidirezionale a circa 90 € se annuale oppure 8 € al mese come era prima dell’1/04, stante la mancanza di offerta bidirezionale, in quanto non sono presenti al mattino treni veloci da Civitavecchia a Roma, pur essendoci tracce disponibili (ad es. alle 7.15, come già ribadito in Regione in data 21 febbraio 2011);
    • Ripristino della fermata a Ostiense del treno EScity 9774 in partenza da Termini alle 18.07;
    • Realizzazione della copertura integrale tra i marciapiedi compresi tra i binari 2 e 3 e del percorso fino ai marciapiedi posti ai binari tronchi. (qualche centinaio di metri che nelle giornate di pioggia si trasformano in un bagno garantito).

    C’è da dire infine che la situazione per i viaggiatori è comunque diversa da regione a regione. Infatti viaggiando in Toscana, da Grosseto a Firenze, si può verificare di persona che i vagoni erano puliti, i sedili erano in ottime condizioni così come i bagni. Cosa c’è di diverso rispetto a quanto accade da noi?
    Siamo convinti che la sua voce può sicuramente essere più autorevole di altre nel richiedere a Trenitalia il rispetto dei parametri che sono uno standard per i cittadini europei. L’Italia è, almeno formalmente, in Europa ma nella sostanza è così?
    Siamo certi che la Sua promessa di “ricompensare Civitavecchia” per la sua accoglienza possa trovare nella soluzione delle richieste specifiche avanzate dai suoi pendolari, oltre 1.200 al giorno, la giusta ricompensa e sono misure che riguardano tutti anche i non pendolari.
    Rimaniamo a disposizione per ogni eventuale chiarimento che siamo sicuri sarà necessario al fine di rendere più facile l’elaborazione delle misure”.