CIVITAVECCHIA – Il Taglio dei pini storici dei Cappuccini, nonostante il diniego dell’amministrazione comunale, è emblematico del senso diffuso di illegittimità nel quale ognuno, in città, pensa di poter agire. Si apre così una nota firmata in calce dalla responsabile del Forum Ambientalista Simona e dalla presidente della sezione cittadina di Italia Nostra Roberta Galletta, all’indomani del taglio degli alberi neri pressi della Chiesa dei Cappuccini San Felice da Cantalice. “Mai, nella storia amministrativa cittadina – proseguono la Ricotti e la Galletta – vi furono tanti ricorsi agli enti di controllo regionali e nazionali nonché a quelli giudiziari; ed anche questa vicenda – ne assumiamo impegno formale – finirà nelle aule di tribunale. La concezione del patrimonio arboreo quale bene comune e la necessità di tutelare e valorizzare lo stesso dovrebbe essere, oltre che dettata dal buon senso, linea guida nel governo del territorio”. Secondo le due ambientaliste è giunto il momento che l’Amministrazione Comunale si doti di un regolamento del Verde che oltre alla manutenzione e gestione dello stesso sia finalizzato allo sviluppo quantitativo e qualitativo del patrimonio naturalistico comunale. “Un provvedimento semplice – concludono la Ricotti e la Galletta punzecchiando l’amministrazione comunale – lontano dai faranonici progetti perseguiti da questa Amministrazione, attuabile con costo minimi, che realmente migliorerebbe la qualità della vita dei cittadini”.
Intanto da palazzo del Pincio è giunta una precisazione da parte dell’assessore alla Sostenibiltà Ambientale Chiara Guidoni: ““Il taglio radicale degli alberi presenti in prossimità della chiesa dei Cappuccini – ha sottolineato l’assesore – non è stato autorizzato da nessun ufficio del mio assessorato. Già nel lontano 2007 avevamo negato l’autorizzazione al taglio, così come ha fatto recentemente l’attuale dirigente responsabile. In seguito all’ultima richiesta presentata agli uffici, le squadre dell’assessorato hanno effettuato una ricognizione sul posto notando che gli alberi non erano affetti da alcuna malattia che ne giustificasse l’eliminazione. L’intervento effettuato nei giorni scorsi, dunque, non è stato autorizzato dall’Amministrazione e risponde soltanto ad un’iniziativa autonoma dei privati che possiedono il terreno dove sorgevano gli alberi. L’intervento risulta infatti effettuato da una impresa privata, e la Guidoni ha già annunciato che è in fase di ultimazione un nuovo regolamento per il verde, proprio come richiesto dagli ambientalisti. “Sarà portato in Commissione Ambiente il prossimo 9 dicembre – ha concluso l’assessore – e lì saranno contenute tutte le misure per proteggere piante e alberi secolari. Nella redazione del nuovo atto stanno collaborando anche l’assessore all’Urbanistica Mauro Nunzi e il dirigente Federico Balzani, l’agronomo del Comune Riccardo Benedetti e il dirigente all’ambiente Piero Collia, per disporre una normativa efficiente, che tenga conto anche degli aspetti urbanistici e patrimoniali connessi alla materia ambientale. Sulla vicenda dei Cappuccini mi auguro che vengano piantati altri alberi che possano colmare il vuoto lasciato da quelli recentemente tagliati.
Mat. Mar.