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    Amministrazione
    2 Novembre 2011
    "Ritroviamo unità, dialogo e serenità"

    CIVITAVECCHIA – Il ricordo commosso del reduce istriano di Pisino Marino Zonta, la poesia e la preghiera lette da Iva Rocchi, il discorso del vicesindaco Enrico Zappacosta e la deposizione, insieme al vicecomandante del Cesiva Domenico Zucaro, di una corona al monumento che si trova all’ingresso del parco martiri delle Foibe. Anche Civitavecchia ha voluto celebrare il Giorno del Ricordo, dedicato alla commemorazione del dramma vissuto dagli italiani tra il 1943 e il 1948. A causa della loro etnia, in eventi collaterali e spesso svincolati dagli eventi bellici, gli italiani di Dalmazia, Fiume, Giulia e Istria furono barbaramente trucidati e gettati nelle foibe, in alcuni casi ancora vivi. Inoltre, nel 1948, in seguito COMMEMORAZIONEall’assegnazione delle regioni italiane all’allora Yugoslavia, circa 350 mila italiani furono costretti all’esilio. «Una pagina del nostro passato – ha spiegato il vicesindaco Zappacosta – che deve farci riflettere sul fatto che, ancora oggi, molte ferite non sono state rimarginate. C’è troppa divisione, soprattutto in politica, tra chi deve governare con l’obiettivo di migliorare la vita dei propri cittadini». Da qui l’invito, anche a livello locale, a ritrovare unità, dialogo e serenità, soprattutto per garantire un futuro migliore ai giovani.