CIVITAVECCHIA – Alessio Romagnuolo aveva un contratto di collaborazione con Etm già prima di assumerne la guida come amministratore unico. Lo sostengono i consiglieri comunali di opposizione in un comunicato in cui prima dichiarano, a proposito del caso della collaboratrice dello stesso Romagnuolo di essere «in sintonia con le perplessità espresse da altri circa il ruolo che può svolgere, secondo i limiti imposti dalle norme vigenti, un libero cittadino “volontario” in una azienda municipalizzata al 100% pubblica».
«Avremmo atteso – scrivono i consiglieri comunali – la chiusura del cerchio con la stesura definitiva di un imminente contratto di collaborazione retribuita che invece, probabilmente, non ci sarà più. Siamo comunque in sintonia con le perplessità espresse da altri circa il ruolo che può svolgere, secondo i limiti imposti dalle norme vigenti, un libero cittadino “volontario” in una azienda municipalizzata. Può essere un interlocutore per i sindacati, e dare disposizioni al personale senza alcuna disposizione che ne determini l’autorità? E nel malaugurato caso dovesse procurarsi un, pur lieve, infortunio, chi ne risponderebbe?».
Poi viene posta la questione relativa al periodo della gestione Lombardi.
«Dalla documentazione che abbiamo richiesto ed ottenuto presso ETM – affermano i consiglieri comunali – risulta una collaborazione di Alessio Romagnuolo con il “Supermanager” che ci piacerebbe venisse meglio spiegata dallo stesso Lombardi. Quale caratteristiche aveva la consulenza che Romagnuolo poteva assicurare ad un manager così qualificato (e retribuito) come Lombardi? Quale presenza presso ETM era solitamente in grado di garantire Romagnuolo o comunque quanto tempo dedicava all’incarico conferito? Quale era la retribuzione di Romagnuolo? Da quanto tempo Romagnuolo era stato messo sotto contratto da ETM? La decisione di avvalersi di Romagnuolo è stata tutta tecnica oppure Lombardi è stato sollecitato dal Sindaco in tal senso?».
«Tutta la città – concludono – con noi in testa, è ormai curiosa di sapere».
Di seguito il testo integrale dell’intervento dei consiglieri di opposizione: Ci troviamo a dover intervenire, in anticipo rispetto a quanto avremmo voluto fare, sulla questione delle collaborazioni in Etm. Avremmo atteso la chiusura del cerchio con la stesura definitiva di un imminente contratto di collaborazione retribuita che invece, probabilmente, non ci sarà più. Si apre così una nota firmata dai consiglieri d’opposizione che intervengono sul ‘‘caso’’ della collaborazioni presso la municipalizzata. Siamo comunque in sintonia – scrivono dalla minoranza – con le perplessità espresse da altri circa il ruolo che può svolgere, secondo i limiti imposti dalle norme vigenti, un libero cittadino “volontario” in una azienda municipalizzata al 100% pubblica. Può il volontario “…avere libero accesso ad uffici e/o aziende pubbliche, utilizzarne gli strumenti, le dotazioni, entrare in possesso di dati, informazioni e quant’altro, in assenza di un “contratto” che, così come previsto dall’art. 769 del codice civile, ben specifichi la liberalità della prestazione, l’accettazione formale a svolgere le funzioni richieste a titolo gratuito, l’assenza del vincolo di subordinazione gerarchica, l’assenza della determinazione dell’orario di lavoro, l’assenza della esclusività della prestazione e così via dicendo…” ? E sempre a titolo di informazione, aggiungiamo noi, può essere un interlocutore per i sindacati, e dare disposizioni al personale senza alcuna disposizione che ne determini l’autorità? E nel malaugurato caso dovesse procurarsi un, pur lieve, infortunio nei locali ETM, chi ne risponderebbe?. Gli esponenti di minoranza entrano nel merito portando a galla anche altre vicende sulle quali chiedono spiegazioni e vogliono vederci chiaro. “Dalla documentazione – concludono – che abbiamo richiesto ed ottenuto presso Etm, risulta una collaborazione di Alessio Romagnuolo con il “Supermanager” che ci piacerebbe venisse meglio spiegata dallo stesso Lombardi. Quale caratteristiche aveva la consulenza che Romagnuolo poteva assicurare ad un manager così qualificato (e retribuito) come Lombardi? Quale presenza presso Etm era solitamente in grado di garantire Romagnuolo o comunque quanto tempo dedicava all’incarico conferito? Quale era la retribuzione di Romagnuolo? Da quanto tempo Romagnuolo era stato messo sotto contratto da Etm? La decisione di avvalersi di Romagnuolo è stata tutta tecnica oppure Lombardi è stato sollecitato dal Sindaco in tal senso? Ed infine, per concludere che cosa significa quanto scritto da Vinaccia “…per una firma apposta su un documento non si sa bene da chi ed a quale titolo, la società Viacom Outdoor Holding Srl dopo aver ottenuto dal tribunale di Milano un decreto ingiuntivo per l’importo di € 13.200,00 più interessi, ha trascinato l’amministrazione comunale in giudizio? La prossima udienza è fissata a Milano per il 13/12/2011…” Tutta la città, con noi in testa, è ormai curiosa di sapere”.