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    Sanità
    2 Novembre 2011
    "Rsa, sanate in parte situazioni esasperate"

    CIVITAVECCHIA – Incontro dedicato al nuovo regolamento per l’integrazione delle rette Rsa quello di questa mattina al Pincio. Dopo l’approvazione in consiglio comunale l’assessore ai servizi sociali Guidoni ed il dirigente La Rosa hanno illustrato le caratteristiche del testo che in parte ha sanato le lacune del sistema assistenziale vigente. In molti ricorderanno alcuni familiari di pazienti ricoverati in Rsa finiti sul lastrico o costretti a vendere la casa per poter pagare la retta mensile. «Con il nuovo regolamento – ha spiegato l’assessore – tutto ruoterà attorno all’assistito, soltanto lui potrà decidere se far intervenire ai fini del pagamento i famigliari. Gli anziani che non raggiungono i 13.000 euro annui di reddito posso presentare quindi la documentazione ed in base al calcolo verrà valutata la richiesta. La spesa della retta in base all’Isee verrà ripartita per il 20% a carico del comune e per l’80% a carico della Regione Lazio». Ma sono in arrivo già alcune modifiche annunciate dalla nuova giunta regionale, che sicuramente ritoccherà le percentuali aumentando quella a carico del comune. «In una recente lettera – ha precisato il dirigente La Rosa – dalla Pisana ci hanno espressamente detto che non ci sono soldi. Con il nuovo regolamento comunque sono stati superati tanti problemi». Il ricoverato sarà tenuto a pagare la retta a proprio carico con il proprio reddito desunto dall’indicatore Isee. All’assistito è comunque garantita, per le esigenze di natura personale, la conservazione di una quota di pensione o di reddito pari alla pensione sociale. «L’ammontare della retta potrà essere pagato anche attraverso il proprio immobiliare ad eccezione della prima abitazione, cosa questa prima non prevista. Come in passato quindi, i famigliari non potranno vendere la cosiddetta prima casa». Per le persone ultrasessantacinquenni con handicap permanente grave la quota della retta verrà calcolata solo sull’Isee dell’assistito e non dell’eventuale coniuge. Un passaggio rilevante quest’ultimo perché l’eventuale coniuge, se non lavora o non ha altre fondi di reddito (esistono casi del genere in città) rischia di rimanere senza i soldi per vivere. «Purtroppo – ha precisato il dirigente – la Regione non è intervenuta ancora su questo fronte». Per quanto riguarda la quota degli utenti sotto i 65 anni invece ci sono 2 possibilità: il calcolo potrà essere effettuato o in base all’Isee dell’assistito o su quello dei familiari. Il ricoverato che percepisce l’indennità di accompagnamento non potrà, come avveniva in passato, consumarla: la somma verrà trattenuta dalla struttura sanitarie in modo da far diminuire la quota a carico del comune e della regione. Al termine della mattinata il dirigente La Rosa ha anche annunciato che dai primi di luglio partirà il nuovo bando per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. «La vecchia graduatoria non sarà più valida – hanno precisato il dirigente – e accoglieremo quindi domande ex novo ma anche chi aveva fatto richiesta negli anni precedenti dovrà rifarla. Le domande potranno essere presentate dai primi di luglio fino alla fine di ottobre. Con queste misure il comune intende scongiurare anche le occupazioni abusive. Da qualche tempo (è stato già fatto ad esempio in via Veneto), la porta d’accesso di alcune abitazioni è stata murata per evitare che qualcuno si possa introdurre in maniera abusiva».
    Mat. Mar.