logo
    Politica
    2 Novembre 2011
    "Un'accusa fondata sulle chiacchiere"

    CIVITAVECCHIA – E’ un De Sio amareggiato, ma anche rinvigorito e rafforzato quello che, nel corso di una conferenza stampa fiume, ha colto l’occasione dell’analisi della sentenza di assoluzione per corruzione per togliersi dalle scarpe qualche sassolino di troppo. L’ex sindaco, in riferimento al procedimento che lo ha visto accusato di corruzione nell’ambito dell’inchiesta sulla riconversione a carbone della centrale di Tvn, ha parlato di un’accusa fondata su chiacchiere e pettegolezzi; ha puntato il dito contro una esponente politica che, per diversi mesi, da marzo a novembre 2008, si sarebbe recata in Procura, a Roma, per raccontare alcune questioni personali proprio riguardanti l’ex sindaco, commentando il suo tenore di vita e quello dei familiari, il modo di vestire, la sua abitazione, e legando questi aspetti agli incarichi e ai contratti stipulati e quindi a presunti intrecci con il parere favorevole alla riconversione della centrale. «Più volte mi sono chiesto perché dopo anni di silenzio uscirono fuori queste storie – ha spiegato – l’appalto al laboratorio di mio padre risaliva al 2005, la nomina a consigliere di amministrazione di Acquirente Unico Spa l’ho resa pubblica io stesso, la guida per l’Enel non è stata fatta. Poi l’inchiesta, io indagato per corruzione, reato peggiore per un politico, e una serie di episodi che, devo essere sincero, dubito possano essere solo coincidenze. Ad ottobre 2007 l’esposto contro Bersani non riportava il mio nome; questo fu archiviato ma le indagini finirono per concentrarsi su di me. Qualcosa di strano c’è». E mentre De Sio e il proprio legale, l’avvocato Ernesto Tedesco (che ha chiarito gli aspetti tecnici della vicenda, spiegando la scelta di ricorrere al giudizio abbreviato che prevede la discussione solo sulle indagini prodotte dal pm proprio perché consapevoli dell’estraneità dai fatti contestati di De Sio), stanno valutando l’ipotesi di rivalersi proprio nei confronti di questa esponente politica, è lo stesso ex sindaco a chiarire «che De Sio sia un personaggio scomodo da eliminare è risaputo – ha aggiunto – è stato così nel 2005 ed anche nel 2008: dopo la caduta della Giunta un anno di commissariamento è stato ‘‘benedetto’’ da qualcuno. L’avviso di conclusione indagini è arrivato in vista delle regionali, tagliandomi fuori dai giochi: tutte casualità? Piuttosto c’è qualcuno in città che non mi vuole in mezzo a questioni politiche: ma certo non mi faccio da parte».