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    Lettere
    2 Novembre 2011
    Racket e usura, il coraggio di denunciare

    La presenza accertata di investimenti malavitosi nel nostro comprensorio e in particolare nel campo alberghiero e della ristorazione, rende necessaria una forte presa dì posizione delle varie associazioni di imprenditori, affinché, tutti, imprenditori e istituzioni, rendano evidente un fenomeno che deve essere a stroncato sul nascere. Bisogna quindi riflettere prima di tutto sull’entità del fenomeno, sapendo che tali atteggiamenti criminali non si mostrano in modo palese anzi molto spesso assumono fenomeni di legalità; ma è altrettanto necessario dimostrare la totale condanna ed il rigetto della città, e la solidarietà con coloro che avessero ricevuto intimidazioni, diffondendo cosi una cultura della legalità. La Confcommercio ha avviato a livello nazionale una indagine per capire l’entità dei fenomeni malavitosi, e forse riproporre a livello locale tale questionario permetterebbe di capire dalla voce degli associati e degli imprenditori, primi sensori di tale attività, l’esatta percezione del fenomeno, la consistenza, e potrebbe cogliere quegli aspetti che solo l’anonimato consente di far emergere. Faccio presente che tale questionario, proposto in Sicilia da Confcommercio, ha permesso di determinare un quadro della situazione e una possibilità di intervento tra gli imprenditori e dalle forze dell’ordine. Bisogna far comprendere a tutti che usura, pizzo vanno immediatamente denunciati, che denunciare è un dovere morale che va perseguito, e che c’è distinzione etica tra chi denuncia e chi non denuncia. Racket e usura sottraggono al sistema commerciale somme che anziché finanziare gli investimenti vanno a finanziare attività criminali. E’ altrettanto vero che per contribuire a far emergere certi fenomeni ci vuole l’aiuto delle forze dell’ordine che evidentemente hanno già svolto un perfetto lavoro di intelligence, che con la prevenzione e la repressione sono gli strumenti per battere la criminalità. Alle istituzioni ed alle associazioni il compito e l’obiettivo strategico di coinvolgere tutte le componenti della società al fine di aumentare il fronte di coloro che non vogliono rinunciare al principio di legalità. In particolare alle Associazioni di categoria l’impegno a non far sentire solo chi denuncia, e come ha già fatto Confcommercio in Sicilia, di dare supporto legale, di sostegno accompagnamento a chi decide di denunciare.

    >Tullio Nunzi