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    Società
    2 Novembre 2011
    Rapporti tesi tra Moscherini e la Cgil

    di FABRIZIA CAPUTO
    CIVITAVECCHIA – Il segretario generale della Cgil di Civitavecchia Cesare Caiazza si dice “basito” dalle accuse del sindaco Moscherini nei confronti delle organizzazioni sindacali territoriali ed in particolare contro la Cgil, bollata al termine del convegno di ieri sullo sviluppo come una struttura “che fa politica e si disinteressa dei problemi del territorio, a partire – ha spiegato Moscherini – da quelli connessi allo sviluppo e al lavoro”.
    Caiazza ricorda invece come Cgil, Cisl e Uil abbiano sottoscritto lo scorso gennaio i “verbali di intesa”, dove il Sindaco si impegnava ad aprire dei tavoli di confronto riguardanti proprio tali problematiche.”Impegni – ha aggiunto il segretario della Cgil – che sono stati traditi da quest’ultimo per ben due volte”.
    Proprio in risposta alle “parole in libertà del sindaco Moscherini” la Cgil ha organizzato per domani, presso l’hotel San Giorgio a partire dalle 16, un’assemblea pubblica alla quale saranno presenti proprio il segretario generale di Civitavecchia Cesare Caiazza e il segretario generale Cgil di Roma e Lazio Claudio Di Berardino per parlare della crisi che sta attanagliando il territorio, della disoccupaizone dilagante e della necessità di tutelare la salute, alla luce della recente ipotesi di realizzare la “Cittadella dei Rifiuti” al Poligono La farnesiana. Incontro in preparazione della manifestazione regionale del 2 aprile dove è prevista la partecipazione della segretaria generale Cgil Susanna Camusso.
    La Cgil prosegue lanciando un appello a tutti i cittadini a partecipare all’assemblea pubblica, “nel corso del quale – ha spiegato – affronteremo insieme anche il problema connesso al difficile rapporto con il Sindaco Giovanni Moscherini e la Giunta di Civitavecchia. Temo che Moscherini scambi le iniziative che lui legittimamente promuove, e alle quali comunque come CdLT siamo attenti, per tavoli di confronto. Sconsiglio al Sindaco di tentare di dividere la Cgil dando voti dissimili alla struttura nazionale, rispetto a quella territoriale”.