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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Ri.Rei, disordini in consiglio regionale

    S. MARINELLA – Il consiglio regionale del Lazio ha rinviato alla prossima settimana la proposta di Storace di sospendere la convenzione al Consorzio Ri.Rei per la gestione dei centri per disabili presenti nelle strutture ex Anni Verdi, tra i quali il centro Boggi di Santa Severa. Disordini si sono infatti verificati in aula. Durante il consiglio regionale in cui doveva essere discussa la mozione de La Destra, c’è stata infatti l’occupazione della sala da parte di alcuni esponenti Casapound, un gruppo di destra vicino all’associazione Genitori Utenti Disabili della presidentessa Angelamaria Contona. Tengono banco in queste ore accese polemiche tra le due associazioni dei genitori che difendono gli interessi dei ragazzi disabili presenti nelle varie strutture. «E’ stato un atto di una gravità estrema, che niente ha a che vedere con la tutela delle persone disabili – commenta l’avvocato Nicola Sanitate delegato delle famiglie dei portatori di handicap del centro Boggi di Santa Severa – concordiamo infatti con quanto dichiarato dal capogruppo della Lista Polverini Mario Brozzi che sostiene che l’accreditamento è un fatto tecnico e non compete all’aula consiliare. Gli enti preposti ai controlli, dai Nas alle Asl, dal 2006 ad oggi, con 40 controlli, hanno verificato il buon funzionamento della struttura Ri.Rei. di Santa Severa». Abbiamo assistito a un fatto assolutamente allarmante, la mozione Storace-Buonasorte contro la gestione Ri.Rei. è diventata all’improvviso una priorità dell’aula consiliare grazie all’irruzione squadrista di casapound. Chiediamo ancora una volta di essere urgentemente convocati dalla Presidente Polverini e da tutti i capigruppo consiliari, per non dover affermare che il Consiglio regionale e tutta la giunta sono sotto scacco di Casapound». Sulla vicenda della mozione e dell’occupazione del consiglio regionale, interviene anche il capogruppo Pd alla Regione. «Non sono i consiglieri regionali a dover stabilire se si può o no accreditare o autorizzare una struttura con il sistema sanitario regionale – sottolinea Esterino Montino – su questo tema non è la politica che deve decidere. Ci sono le leggi e ci sono i tecnici per applicarle. Per questo ritengo del tutto singolare e anche inammissibile che un tema del genere sia posto all’attenzione del Consiglio regionale per Ri.Rei e la struttura riabilitativa di Santa Severa. La sceneggiata messa in atto da Casa Pound è inaccettabile, come è del tutto improponibile la richiesta di sospendere l’accreditamento della struttura. Capisco che su questo terreno sia schierato il capogruppo della destra Storace che, in qualità di presidente, era uso concedere accreditamenti a iosa con particolare attenzione agli amici degli amici, con i risultati che stiamo ancora pagando tutti, ma trovo singolare che su questa linea irresponsabile e tutta politica dettata da Storace e Casa Pound che vede nel ruolo di suggeritore l’ex consigliere Robilotta, siano schierati i radicali e addirittura Rifondazione. Tutti uniti nello strumentalizzare i disabili per scopi politici e nel richiedere la violazione della legge. Sull’attività della struttura di Santa Severa sono in corso indagini, sono stati fatti tutti i controlli, la maggioranza dei genitori considera le cure prestate dalla struttura adeguate ai bisogni dei loro cari. Dunque si proceda secondo quanto prevede la legge, ognuno faccia la sua parte in trasparenza assoluta. Le forzature in questo campo non sono accettabili, non ci preoccupano e sono ai limiti della legge. Ai consiglieri Radicali e di Rifondazione, consiglio una profonda riflessione. Evitino di diventare la cinghia di trasmissione dei disegni della destra di Storace e di Casa Pound».