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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Ri.Rei, recapitati alla Varrone un proiettile e una lettera con minacce di morte

    SANTA MARINELLA – “Una busta contenente un proiettile e una lettera con minacce di morte è stata recapitata ieri sera a Rossana Varrone, presidente del Consorzio Unisan e amministratore di Ri.Rei, il consorzio che gestisce tra gli altri anche il centro Boggi di Santa Severa. ‘Varrone infame se non molli RiRei muori’, recita il volantino. In basso una croce celtica”. A dare la notizia, in una nota, è Stefano Venditti, presidente di Legacoop Lazio. “Un fatto gravissimo – dice – che ha colpito una nostra cooperatrice e per cui chiediamo la solidarietà di tutte le Istituzioni, al fine di condannare ed isolare gli autori di questo gesto vile”. “Le minacce a Rossana Varrone sono solo l’ultimo tassello di una vicenda annosa – prosegue – quella della gestione del Consorzio Ri.Rei. dei centri ex Anni Verdi, che ha raggiunto toni e una violenza inimmaginabili. Dopo questo fatto ci chiediamo ancor più quali interessi si nascondano dietro la campagna diffamatoria e strumentale che in alcune circostanze si è abbattuta sull’operato di Ri.Rei. Dobbiamo purtroppo sottolineare che il Consorzio, in troppe occasioni, è stato lasciato solo dalle Istituzioni, in particolare dalla Regione Lazio che non ha ancora completato l’iter definitivo dell’accreditamento del servizio”. “Esprimo tutta la mia solidarietà a Rossana Varrone anche a nome del Gruppo del Partito democratico alla Regione Lazio per il preoccupante atto di intimidazione di cui è stata vittima – scrive in una nota il capogruppo del Pd alla Regione Lazio Esterino Montino – Sono convinto che le forze dell’ordine faranno di tutto per identificare gli autori di questo gesto. Non so chi si nasconde dietro a questo episodio di gravità inaudita ma è il segnale più preoccupante di profonde problematiche che sta vivendo il Consorzio e che inevitabilmente si ripercuotono su lavoratori e utenti. Mi auguro quindi che le Istituzioni, prima fra tutte la Regione Lazio, facciano ogni sforzo per stare concretamente vicino a chi si occupa da anni della cura e riabilitazione delle fasce più deboli della popolazione”.