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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Ri.Rei scrive a Marrazzo : «La situazione può degenerare»

    di ALESSANDRO D’ALESSIO

    SANTA MARINELLA – Desta preoccupazione l’annuncio di una possibile occupazione ed autogestione dei centri ex Anni verdi da parte di genitori e dipendenti. Rossana Varrone e Raimondo Petroletti, rispettivamente amministratore e presidente del consorzio Ri.Rei. hanno scritto infatti al prefetto Pecoraro, al presidente Marazzo, a Montino e ai responsabili sanitari regionali, manifestando grave disagio per la situazione, che rischia di sfuggire di mano. La lettera lancia un forte allarme in merito all’intenzione dei lavoratori di autogestire i centri, nel caso in cui venga concessa la proroga alla Ri.Rei. «Viste le comunicazioni pervenute da non chiare rappresentanze sindacali e da genitori costantemente ricevuti dai rappresentanti regionali – affermano Varrone e Petroletti – preso atto dell’impossibilità di risolvere direttamente le problematiche esposte, il consorzio ritiene ogni inadempienza assoluta responsabilità della giunta regionale e informa gli organismi preposti alla vigilanza delle strutture che la gravità della situazione potrebbe degenerare in forme incontrollate di protesta». Inoltre, secondo Varrone e Petroletti, nonostante gli impegni assunti da parte della Regione nelle numerose riunioni con le organizzazioni sindacali di categoria e alcuni rappresentanti dei genitori, non si è dato seguito nei fatti a quanto sottoscritto. «In particolare – si legge nella lettera – la mancata adozione della delibera di giunta transattiva impedisce alla scrivente (il consorzio ndr) il ripristino di un normale rapporto fiduciario con l’Unicredit e il pagamento di quanto dovuto ai dipendenti». Sempre riguardo ad una degenerazione della protesta, all’attenzione di Marrazzo è stata inviata un’altra lettera dal consigliere regionale Giuseppe Mariani, il quale chiede l’attuazione di un tavolo interistituzionale Regione-prefetto. «Ri.Rei – scrive Mariani – coinvolge oltre 500 lavoratori, che da più di tre mesi non percepiscono alcuna forma di retribuzione. Questi ultimi hanno dichiarato che dal 1 luglio non riconosceranno più l’autorità giuridico-gestionale del consorzio Ri.Rei., e di conseguenza occuperanno i vari centri per disabili auto gestendosi, fino a quando non arriveranno risposte concrete». «Credo – prosegue Mariani – che l’emergenza sociale che si sta profilando e che inevitabilmente avrà una pesante ricaduta su operatori e pazienti, induca a richiederle l’attuazione di un tavolo interistituzionale, con la partecipazione del prefetto di Roma per giungere ad una soluzione immediata».