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    Amministrazione
    2 Novembre 2011
    Rifiuti al Centro Chimico, Di Paolo non parla

    CIVITAVECCHIA – L’ipotesi di realizzazione di un inceneritore o di una discarica al Centro Chimico di Civitavecchia imbarazza la Regione Lazio. Tanto che l’assessore alle Attività produttive e alle Politiche dei rifiuti, Pietro Di Paolo preferisce non parlare della questione. L’esponente di centrodestra a quanto pare ha perso la sicurezza ostentata in città in occasione della recente campagna elettorale e in merito ad un progetto che, nel caso in cui dovesse essere attuato recherebbe non pochi problemi alla città e al suo comprensorio, si limita a trincerarsi dietro un secco no comment, seguito dall’affermazione «non parlo con la stampa». Questa la risposta data da Di Paolo alla cittadinanza, unica cartina di tornasole per una serie di promesse fatte la scorsa primavera per ottenere voti, facendo leva sulla credibilità di alcuni esponenti politici locali. Se l’assessore regionale Di Paolo preferisce evitare l’argomento, a Civitavecchia c’è chi invece qualcosa l’ha detta eccome. È il caso di Gianfranco Iacomelli, consigliere comunale di maggioranza, convinto che il territorio, nello stato in cui si trova, non possa permettersi neppure l’accensione di un fiammifero. «È una cosa assurda – ha riferito parlando del progetto riguardante il Centro Chimico – questa è una città che ha dato oltre il possibile in termini di inquinamento. Cosa vogliono fare di più su un territorio così ristretto come il nostro? Se questa ipotesi dovesse risultare vera – ha proseguito Iacomelli – l’unica soluzione sarebbe quella di fare delle barricate. Non può passare sulla nostra testa ogni decisione presa a Roma. Civitavecchia è già stata stuprata, non lasceremo che qualcuno le dia il colpo di grazia». Se dalla maggioranza Iacomelli alza la voce, dall’opposizione Nicola Porro non è da meno: «Per quanto riguarda gli inceneritori, non abbiamo ancora capito il potenziale di danno per la salute dei cittadini, tuttavia – ha proseguito – la riteniamo una ipotesi irresponsabile. Sulla paventata realizzazione di una discarica – ha aggiunto il professore – possiamo dire che Civitavecchia viene purtroppo considerata l’immondezzaio dell’Alto Lazio. Un qualcosa di irrealizzabile, mi sembra ovvio».