CIVITAVECCHIA – Sette ettari dedicati al rifiuto indifferenziato, 8 ettari alla selezione multi materiale, 12 ettari alla bioessiccazione, 1 ettaro alla ricezione, 30 ettari a servizio della discarica, 4 ettari alla ricerca, 42 ettari alla mitigazione, 32 ettari a servizio dell’area militari e, soprattutto, 19 ettari per la termovalorizzazione. Viene così suddivisa l’area al Poligono La Farnesiana, individuata dal Ministero della Difesa e dal sindaco di Roma Gianni Alemanno per la realizzazione di un polo integrato per lo smaltimento, il trattamento ed il recupero dei rifiuti. È tutto scritto, nero su bianco, sul protocollo di intesa portato alla luce da Freedom dopo circa un mese di “voci”, di interventi, di prese di posizione più o meno incisive. “Non è stato facile reperirlo essendo stato, per così dire, secretato – ha spiegato la coordinatrice politica Fabiana Attig – certo ci chiediamo come mai noi siamo riusciti ad ottenerlo mentre dai comuni non si è mosso nulla. Ci chiediamo come mai, ad esempio, il sindaco Moscherini che di professa grande amico di Alemanno non si sia accorto di nulla: o millanta amicizie che non ha o conta davvero poco fuori Civitavecchia. La piantina allegata al protocollo di intesa è molto dettagliata, già suddivide l’area in diverse zone, ed è quindi frutto di un attento studio. Come è possibile? I quesiti che poniamo noi le dovrebbe porre un’amministrazione”. Tanto che, come ha poi sottolineato il numero uno di Freedom Alessio De Sio, “non è stato fatto neanche un consiglio comunale aperto o meno – ha aggiunto – possibile che ad oggi non si sa come stanno davvero le cose? Se davvero Civitavecchia vuole essere comune capofila del comprensorio, deve farlo anche e soprattutto in questa occasione”. Freedom, leggendo il protocollo di intesa, ha messo in evidenza come sia la Regione Lazio che i comuni interessati siano stati completamente bypassati, con una decisione che sarebbe passata sopra la testa di tutti. “Ma c’è un dato piuttosto inquietante – ha aggiunto Attig – all’interno del documento è riportata la data del 28 febbraio come termine entro il quale “le parti definiranno un accordo attuativo”: ciò prevede la costituzione di una commissione mista e di sopralluoghi ad hoc nell’area individuata. “C’è quindi un impegno preciso – spiegano da Freedom – a realizzare questa discarica regionale, ma senza sentire la Regione”. Il movimento politico si chiede quindi se questo accordo attuativo sia stato definito o meno, oppure se il documento sia stato revocato. “C’è un silenzio omertoso – ha aggiunto Attig – assordante a Roma e altrettanto sul territorio dove i Comuni, Civitavecchia in primis, devono muoversi. Moscherini chieda un incontro con il sindaco Alemanno per chiarire una volta per tutte questa questione, vengano promosse azioni, atti e documenti concreti per mostrare la contrarietà a questa ipotesi terribile. Noi vogliamo solo essere propositivi e dare, con questo protocollo, elementi di discussione in più”.
Politica
2 Novembre 2011
Rifiuti, Freedom mostra il protocollo di intesa