CIVITAVECCHIA – Sullo smaltimento dei rifiuti Futuro e libertà rende pubblica la sua idea: l’impianto Thor. «Un’invenzione totalmente italiana che nasce da uno studio ideato e condotto dal nostro C.N.R. – spiegano – il primo impianto sperimentale è già in funzione in Sicilia e sta offrendo ottimi risultati. Come per l’Arrow Bio, anche il sistema Thor non necessita di raccolta differenziata essendo la separazione dei vari componenti alla base dello stesso processo. Anche questo procedimento consente, di recuperare gran parte dei materiali riciclabili come i metalli ferrosi e non ferrosi, la plastica e il vetro – fa sapere Fli – e a differenza del sistema Arrow Bio non vengono prodotti fertilizzanti e Biogas, ma combustibile solido ad alto potere calorifero che può essere impiegato per tutti gli usi tipici dei combustibili (motori, caldaie, sistemi di riscaldamento centralizzati, impianti di termovalorizzazione), senza produrre i residui nocivi (solidi ed aeriformi) tipici dei termovalorizzatori attuali. Il concetto a base di tale processo non è l’impiego dell’acqua, come per l’Arrow Bio, ma la polverizzazione dei rifiuti che vengono introdotti in una sorta di speciale “mulino” meccano-chimico che li frantuma e polverizza fino a 10 millesimi di milletro. Le pressioni di urto – si legge in una nota – sono tali da distruggere qualsiasi flora batterica (e quindi odori e fermentazione), rendendo così il prodotto sterile e completamente disidratato (l’acqua contenuta viene vaporizzata). A questo punto i vari elementi vengono separati utilizzando diversi metodi e strumenti che assomigliano molto a quelli utilizzati dal sistema Arrow Bio, ma in questo caso le particelle sono infinitamente più piccole. Viene infatti impiegata l’acqua e un ciclone d’aria per separare gli elementi pesanti, un magnete per attrarre i metalli ferrosi e correnti indotte per gli altri metalli. In questo modo vengono separate anche le plastiche, dalle quali viene successivamente eliminato il pericoloso cloro (la C di PVC) facendolo precipitare come sale. Vengono inoltre separate frazioni di vetro, materiali inerti e frazioni metalliche più fini. I residui di tutto questo processo sono praticamente nulli in quanto tutto il materiale che ne esce, se non viene riciclato, diventa combustibile per generare energia termica. La parte che viene bruciata, a sua volta, produce scorie, anche queste vengono prelevate e sottoposte a un processo di modificazione cristallochimica, frantumate e trattate in maniera da essere ancora riutilizzabili, essendo materiale di tipo vetroso, come malte pozzolane sintetiche molto utili per l’industria edile». «Questa nostra proposta non va vista come un’alternativa all’Arrow Bio – dichiara il movimento di Fini dicendosi contrario ad ogni tipo di combustione soprattutto a Tvn – ma bensì una soluzione attuabile in poco tempo e che quando in futuro entrerà in funzione l’Arrow Bio potrebbe essere addirittura complementare allo stesso utilizzabile per esempio per bonificare le nostre discariche e poi una volta terminato il suo scopo essere rivenduta, essendo il Thor un impianto mobile».
Politica
2 Novembre 2011
Rifiuti, Futuro e libertà punta su "Thor"