di FABRIZIA CAPUTO
CIVITAVECCHIA – Uscire dalla monocultura energetica dimostrando che il territorio non sopporterebbe altri fattori inquinanti. Lo ha spiegato questa mattina il sindaco Moscherini, intervenendo sulla questione rifiuti, nel corso del convegno ‘‘Quale sviluppo per l’occupazione?’’, presso la sala conferenze dell’Autorità portuale, il primo cittadino ha ribadito che «il trattamento dei rifiuti della capitale destinerebbe il territorio ad una pesantezza ambientale spaventosa». Ha riproposto il progetto Arrow Bio, arrivando a parlare di un nuovo futuro per Civitavecchia, iniziando dalla valorizzazione delle vocazioni naturali come il turismo. «Occorre una rete di collegamenti per combattere le emergenze presenti in città – ha affermato il Sindaco – riqualificando ad esempio Riva di Traiano, lo Scalo Matteuzzi, il porto storico di Traiano e la Frasca». Ampio spazio è stato dedicato all’illustrazione del progetto per la riqualificazione delle terme, che prevede tra l’altro un Hotel, un campo da golf e la “museizzazione” di tutte le aree abbandonate. «Nuove opportunità lavorative – ha proseguito Moscherini – arriveranno da progetti come questi e come quello dalla nuova Marina, che arriverà fino alla Punta del Pecoraro». Nel corso dell’incontro è intervenuto anche il presidente della commissione Attività produttive della Regione Lazio: «Civitavecchia – ha spiegato – è un potenziale enorme per tutto il centro Italia e deve creare, insieme agli altri comuni del territorio, una visione dinamica. Gli amministratori devono capire il territorio, mentre gli imprenditori devono possedere il rischio d’impresa». Per la Confindustria del comprensorio viterbese era presente il direttore Antonio Delli Iaconi: «Va promossa l’integrazione delle imprese – ha spiegato – con il superamento del livello municipale, regionale e provinciale». Molto più critico l’intervento di Sergio Serpente che ha criticato il primo cittadino: «I problemi sono tanti e non c’è bisogno di elencare nuovi progetti. Utilizziamo quello che già abbiamo – ha aggiunto – evitando di sbagliare». Ha quindi ribadito l’esigenza di sviluppo e occupazione, con passaggi importanti sulla situazione dell’Interporto e sui disoccupati sfornati da un progetto costato miliardi e mai decollato.