TARQUINIA – Scongiurata la tragedia in mare oggi nelle prime ore del pomeriggio, all’altezza della prima chiusa delle Saline di Tarquinia. Poco dopo le 15,30 un bambino di circa 9 anni stava facendo il bagno insieme ad un amico, a circa una decina di metri dalla spiaggia libera, quando all’improvviso è rimasto in balìa delle onde e della forte corrente, verificatasi in quel punto, che lo trascinava verso il largo. Una coppia di ragazzi sui 26 anni, appena entrata in mare, si è subito accorta che il bambino era in evidente difficoltà . Ma all’atto di avvicinarsi al bambino anche i due giovani sono stati risucchiati dal vortice impetuoso della corrente, cadendo entrambi nel panico. Grida e gesti dal mare hanno immediatamente messo in allarme un 50enne di Tarquinia, Piero Federici, che non ha esitato a gettarsi in acqua. Con gesto eroico, peraltro non è stato il primo, l’abile nuotatore è riuscito a portare subito in salvo il bambino. Poi si è immediatamente rituffato in mare per soccorrere la giovane coppia, riuscendo a portare in spiaggia, non senza difficoltà, anche la ragazza già portata al largo dalla corrente marina e sotto choc per la forte paura. Fortunatamente, in contemporanea, un gruppo di tre surfisti, tra cui un 18enne con brevetto di bagnino, accortisi dell’emergenza, sono andati in soccorso del ragazzo, 26enne, anche lui riportato a riva. Intanto dal mare, anche un surfista di 31 anni, amico della coppia che ha rischiato di annegare, per andare in soccorso dei due amici è rimasto anche lui prigioniero del mulinello, ma fortunatamente è stato riportato in salvo e trascinato a riva dagli altri tre surfisti, coadiuvati, nel tratto finale, dall’ennesimo intervento di Federici. Sul posto, oltre all’autoambulanza dela Croce rossa, anche la Capitaneria di Porto e quattro agenti del Commissariato di Tarquinia, alcuni dei quali muniti di brevetto di salvataggio a mare e di brevetto di primo soccorso, che hanno posto in essere le pratiche sanitarie necessarie ed utili a far espellere l’acqua ingerita ai tre malcapitati che versavano in stato di semi incoscienza.