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    Sanità
    2 Novembre 2011
    Ritardi negli stipendi, sit in al Santa Cecilia

    CIVITAVECCHIA – ‘’Il nostro dovere è lavorare. Il vostro è pagare lo stipendio’’. Questo quanto recita lo striscione esposto fuori il centro di riabilitazione ‘‘Santa Cecilia’’ di via Maratona. I dipendenti dell’istituto si sono ritrovati questa mattina fuori i cancelli, insieme ai responsabili della Cgil Fp che in questi mesi hanno seguito da vicino le loro problematiche, per protestare contro la dirigenza. Il problema? Gli stipendi che vengono corrisposti puntualmente in ritardo. «La situazione era esplosa a cavallo del 2009 – ha spiegato il responsabile della sanità privata della Cgil Fp Angelo Guiducci – quando si erano registrati problemi in merito al pagamento dello stipendio di dicembre. A quel punto avevamo indetto lo stato di agitazione del personale. Lo stipendio fu corrisposto, in ritardo, ma la situazione non migliorò: ogni mese la stessa storia e i lavoratori non tollerano più questa situazione».
    «Abbiamo famiglia – hanno spiegato alcuni di loro al presidio fuori l’istituto – dobbiamo pagare il mutuo, le bollette, abbiamo spese da sostenere. Ci sono scadenze che vanno rispettate». Secondo quanto riferito dal sindacato la dirigenza della struttura sanitaria incolpa la Regione Lazio che pagherebbe in ritardo quanto dovuto. «Ma ai lavoratori questo non interessa – ha aggiunto Guiducci – i problemi tra Regione e struttura non possono ricadere su chi garantisce quotidianamente l’assistenza e su chi, tutti i giorni, è al lavoro all’interno dell’istituto. SIamo all’11 giugno e lo stipendio, in genere viene pagato entro l’8. Lo scorso mese sono stati accreditati i pagamenti attorno al 20 del mese. E’ un’assurdità». Se non si risoverà la situazione, con la dirigenza che tornerPROTESTAà a pagare regolarmente gli stipendi, la Cgil Fp annuncia la possibile organizzazione di uno sciopero generale, con la richiesta di un incontro in Prefettura. «Ma il problema – ha aggiunto Guiducci – non si limita purtroppo a questa struttura: consociamo tutti la situazione del consorzio Ri.Rei., alla quale si aggiungono le difficoltà per i lavoratori del Santo Volto di Santa Marinella e della casa di cura Siligato di Civitavecchia, ai quali continuiamo ad esprimere solidarietà. Il quadro della sanità privata locale non è positivo. Occorre fare subito qualcosa prima che la situazione degeneri».