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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Riutilizzazione siti industriali: il pomodorificio nella lista

    TARQUINIA – Sul futuro del conservificio di Tarquinia è ancora polemica. Durante il consiglio comunale che si è svolto giovedì sera, la maggioranza di centrosinistra ha presentato una delibera che ha riaperto i termini per la presentazioni dei Piani integrati d’intervento, ma limitatamente agli edifici industriali dismessi. Nell’elenco sono inseriti la cartiera, l’oleificio, il consorzio agrario, alcuni immobili in località ‘‘Tartaglia’’ e a sorpresa di molti anche il conservificio. «Invece di rilanciare il pomodorificio, hanno riaperto i termini per la presentazione di proposte per una riutilizzazione dei siti di archeologia industriale, tra i quali il conservificio. Siamo rimasti stupefatti – commentano i tre consiglieri del Popolo della Libertà presenti in aula, Marcello Maneschi, Sandro Mazzola e Silvano Olmi – con questo gesto la maggioranza di centrosinistra ha rischiato di compromettere il futuro dello stesso conservificio». I consiglieri del Pdl in sede di assise hanno chiesto con forza che quest’ultimo impianto fosse tolto dall’elenco, ottenendo un rifiuto dal parte della maggioranza di centrosinistra. Tuttavia il sindaco Mazzola ha dato ampie rassicurazioni sul mantenimento della destinazione della fabbrica. «Alla fine, grazie alle nostre pressioni – rivendicano i consiglieri di centrodestra – la maggioranza ha dovuto dare ampie rassicurazioni che non saranno tenute in considerazione proposte di un diverso utilizzo del conservificio». «Si tratta di una grande vittoria – dicono gli esponenti del Pdl – e continueremo a vigilare affinché la destinazione dell’impianto di trasformazione del pomodoro non sia modificata». «Il pomodorificio va rilanciato – concludono – è un’industria importante per la nostra agricoltura e non può essere relegato a semplice manufatto di ‘‘archeologia industriale’’».