CIVITAVECCHIA – Dove era finito il funzionario competente nel pomeriggio di giovedì, quando la città è stata messa in ginocchio per via della mancanza d’acqua dovuta ad una perdita a viale Garibaldi? Di sicuro in qualche posto lontano dall’assessorato alle Manutenzioni, a giudicare dal tempo impiegato dagli uffici nel tentativo di contattarlo. E’ l’ennesimo indicatore di un qualcosa che non va a Fiumaretta, insieme alla minaccia di dimissioni da parte di un tecnico che da anni fa fronte alle emergenze idriche della città e che per la prima volta nella storia si trova a dover combattere una guerra con poche armi e senza che nessuno, soprattutto in assessorato, abbia veramente voglia di vincere. Si vive alla giornata, strappando manciate di euro per rattoppare questo o quel tratto di rete idrica malandata, nella speranza (almeno per qualcuno) che si passi presto ad Acea, come se la società romana rappresentasse l’automatica soluzione dei guai di Civitavecchia. E si continua a trascurare i doveri, come quello di avvertire tempestivamente i cittadini in caso di secca. L’assessorato alle Manutenzione questa volta scopre le carte e la dice tutta, anticipando l’inizio di una vasta operazione di riparazione della condotta del Medio Tirreno, nel tratto compreso tra Tarquinia e Aurelia. Prima e Quarta Circoscrizione da martedì a sabato subiranno forti disagi, per questo Fiumaretta ha predisposto un piano di emergenza con l’impiego di autobotti, che prevede la reperibilità del Servizio 2 per le prenotazioni al numero 0766/542400, mediamente per 26 ore in quattro giorni. Nessuno ormai si stupisce più di un particolare: oltre al venerdì, quando gli impiegati comunali lavorano mezza giornata (anche in situazioni di emergenza) e al sabato, quando il servizio stranamente non è attivo, la giornata in cui la reperibilità durerà solo 5 ore è il mercoledì, giorno della settimana poco fortunato per l’acquedotto cittadino, nonostante l’assessore continui da mesi ad annoverare le comprovate lacune tra le strane casualità che interessano la città. A proposito di rifornimento con le autobotti: c’è ancora da capire come farà il Comune a servire quelle utenze i cui serbatoi per l’accumulo dell’acqua sono posizionati in ambienti difficilmente raggiungibili. Utenze che tra l’altro risultano essere le quelle più bisognose di assistenza.
Amministrazione
2 Novembre 2011
Rubinetti a secco per cinque giorni