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    Sanità
    2 Novembre 2011
    Sanità: Bracciano si mobilita, Tarquinia gioisce

    CIVITAVECCHIA – Un presidio pubblico di cittadini, associazioni, amministratori e personale medico e sanitario di fronte all’ospedale Padre Pio per protestare contro la prospettiva di essere privati di un servizio essenziale per la salute pubblica del territorio. Questa mattina, dalle 10.30 alle 12.30, oltre 200 manifestanti si sono radunati in assemblea all’ingresso del nosocomio braccianese per protestare contro il piano di riordino della rete ospedaliera che il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha presentato al Ministero della Salute. Per due ore, bloccata anche la viabilità della via Braccianese Claudia. In piazza anche rappresentanti istituzionali di molte forze politiche, come i consiglieri regionali Dalia e Peduzzi, quelli provinciali Minnucci e Bianchini e i sindaci di Bracciano, Giuliano Sala, di Canale Monterano, Marcello Piccioni, e di Ladispoli, Crescenzo Paliotta. «Con questo provvedimento – ha spiegato il sindaco Sala – non solo si cancella un servizio sanitario essenziale del nostro territorio, ma nella macro area 4 (Civitavecchia) si azzera il rapporto fra posti letto e abitanti, portandolo dall’attuale 0,8 letti ogni mille abitanti a 0,5: numeri ben lontani dal rapporto previsto dalla media regionale di 3,5 ogni mille persone. Con questa decisione, presa senza alcun confronto con le istituzioni del territorio si sancisce la fine di una struttura in cui, negli ultimi anni, sono stati investiti 15 milioni di euro per la realizzazione di nuove sale operatorie, la predisposizione di 4 posti letto di terapia intensiva e per il rifacimento del Pronto soccorso e della Farmacia». Il sindaco Sala ha anche inviato una lettera di protesta al ministro della Salute Fazio e al sottosegretario Martini, lanciando un appello affinché intervengano in questa situazione. Contestualmente è stata avviata una raccolta di firme contro il provvedimento regionale che, in appena due ore, ha registrato oltre 700 sottoscrizioni.
    E se Bracciano si mobilita, Tarquinia sorride per essere riuscita a mantenere nel proprio ospedale ostetricia e ginecologia. Il Pd parla di un risultato frutto del buon governo Mazzola che, tra l’altro, avrebbe mostrato grande lungimiranza acquistando la prima vasca per il parto in acqua del Lazio «che – hanno spiegato – una volta entrata in funzione, porrà il reparto all’avanguardia a livello provinciale e regionale». Il Pdl, pur soddisfatto, invita tutti a moltiplicare gli sforzi per individuare i punti deboli del nosocomio tarquiniese e migliorarne le prestazioni, facendolo diventare un punto di riferimento «magari lavorando – hanno spiegato – sulla proposta lanciata dal Sindaco Mazzola di creare un nuovo ospedale d’eccellenza in sinergia con Civitavecchia».