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    Sanità
    2 Novembre 2011
    Sanità, Squarcione rilancia la prevenzione

    di MATTEO MARINARO

    CIVITAVECCHIA – La sanità si conferma il tema cruciale per il Partito Democratico in questa tornata di elezioni regionali. Ieri pomeriggio infatti all’aula Pucci di Civitavecchia si è tenuto un convegno dedicato alla sanità, con una particolare attenzione alla Roma F. Presenti per l’occasione il vice presidente del consiglio regionale del Lazio Carlo Lucherini, l’ex assessore regionale alla sanità Augusto Battaglia, il direttore generale della Asl Roma F Salvatore Squarcione, l’assessore provinciale alla scuola Rita Stella, i consiglieri comunali del Pd Marietta Tidei e Roberto Guerrini e la coordinatrice del Pd Roberta Galletta. L’incontro è iniziato in ritardo oltre che per colpa degli ospiti anche per via dell’accesa protesta di circa 20 lavoratori del consorsio Ri. Rei che hanno denunciato per l’ennesima volta la loro difficile situazione. “Una storia che va avanti da due anni – ha aggiunto la presidente dell’associazione genitori utenti disabili Anna Maria Contona – durante i quali più volte abbiamo fatto presente cosa succede nel centro. Non vengono effettuati controlli sanitari e questa cooperativa nonostante i verbali dei Nas, delle Asp delle Asl, della Regione e così via. Di recente tra l’altro c’è stata una ispezione della polizia sollecitata da una nostra denuncia alla Procura, con la quale abbiamo criticato ancora una volta la gestione della Unisan e della sua presidente Rossana Varrone. Nel centro manca tutto, dal cibo alla carta igienica, addirittura le lenzuola e la candeggina. A tutto questo si è sommato il problema dei dipendenti, perché le cooperative non riuscendo ad rientrare nei costi vogliono tagliare circa 214 posti entro l’8 marzo. Su Santa Severa in particolare sono 57 su 86 assistenti impiegati. Come si fa ad andare avanti dato che facciamo assistenza a 57 ragazzi disabili più 34 che fanno il diurno. Non è possibile andare avanti. Serve un bando di gara per trovare un gestore in grado di mandare avanti il centro”.
    Il convegno si è quindi aperto con l’intervento del vicepresidente Lucherini il quale ha sottolineato l’impegno e il lavoro svolto dalla propria giunta in questi 5 anni. «Anni caratterizzati da una politica fatta di rigore – ha aggiunto il consigliere del Pd – portata avanti di concerto con l’assessore Battaglia all’insegna della ‘‘trasparenza’’, anche per mettere al corrente i cittadini del ‘‘buco’’ che abbiamo trovato nelle finanze regionali: oltre 20 miliardi di vecchie lire provocati dalla giunta Storace che oltre a non approvare i bilanci delle Asl ha portato avanti una politica caratterizzata da spese allegre e accreditamenti a tutti. Cinque anni in cui noi abbiamo risanato ma ce ne servono altri cinque per poter mettere in moto la macchina e completare l’opera. Civitavecchia l’abbiamo “salvata” dai tagli che erano previsti riuscendo anche a portare 50 posti letto in più e abbiamo in programma altri investimenti per riqualificare e modernizzare».
    Più tecnico l’intervento del direttore generale della Roma F Salvatore Squarcione che ha proposto al pubblico una radiografia dell’attuale situazione dell’azienda sanitari. «Non si conoscono a fondo i bisogni di sanità della popolazione – ha aggiunto il manager – basti pensare che con il piano del commissario di governo della regione sono stati previsti tagli e ad esempio un turn over massimo al 10%. A conti fatti per mantenere l’efficienza delle nostre strutture siamo sotto di 240 persone. Ma non serve fare discorsi “da ragioniere”. Io nel piano del commissario non ho trovato un minimo di contrattazione con chi gestisce le aziende sanitarie. Ci viene detto di non fare spese per attrezzature superiori ai 150mila euro, equivale a dire lavora con quello che hai, ma il punto è un altro: come si fa a lavorare con apparecchiature che hanno più di 5 anni di vita che cominciano a fare male e che andavano cambiate già da un pezzo?”.
    Una situazione di difficoltà “cronica” quella portata a galla ancora una volta da Squarcione che punta il dito soprattutto sulla mancanza di finanziamenti. “La nostra Asl – ha precisato il medico – riceve 70 milioni di euro in meno rispetto all’azienda sanitaria di Viterbo che ha circa gli stessi abitanti del nostro territorio. Significa servizi in meno, meno medici, meno infermieri e più inefficienze”.
    La parola d’ordine da seguire secondo Squarcione per “risparmiare” ma offrire i servizi ed i diritti costituzionali al cittadino è fare prevenzione. “La prevenzione costa poco – ha concluso Squarcione – non si vede ma funziona. La prevenzione produce “non eventi”. Abbiamo già iniziato campagne di informazione e di tutela come quella odontoiatrica nelle scuole ma anche campagne di screening sul cancro alla mammella e stiamo lavorando per un progetto dedicato alla diagnosi precoce sulle malattie psichiatriche. Certo serve investire sugli ospedali, ma promuovere salute e prevenzione sul territorio. Questa è la via da percorrere».