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    Verdecalcio
    2 Novembre 2011
    Saranno Famosi: Serpieri, una vita da mediano… della Lazio

    di LUCA GROSSI

    CIVITAVECCHIA – La passione per il calcio a volte può abbattere qualsiasi barriera se lo si vuole. Riccardo Serpieri è un ragazzo di 16 anni che ormai da 12 anni dedica le sue fatiche allo sport più popolare e amato del mondo ed a lui è riservata la seconda puntata di questa rubrica che si propone di scovare quei talenti civitavecchiesi che militano nelle giovanili dei club professionistici e che un giorno appunto ‘‘saranno famosi’’.
    «Dall’età di 4 anni gioco a calcio- racconta il centrocampista civitavecchiese – per me è sempre stata una grande passione». Fatte tutte le trafile nei Dopolavoroferroviario di Civitavecchia a tredici anni Serpieri viene selezionato dalla più antica squadra di Roma: «Ho fatto il primo provino, dopodiché sono stato chiamato per altre tre selezioni ed alla fine mi hanno comunicato che ero stato scelto. Inutile dire la mia felicità: si fa sport per divertimento, per socializzare e perché fa bene , ma è chiaro che se arriva una grande occasione, la possibilità di cambiare la propria vita e allora tutto assume un altro sapore anche ». Approdato alla Lazio sono cominciate le fatiche: «Senza dubbio certo allenarmi quattro volte a settimana a Roma, più la partita, mi toglie molto tempo libero, tempo libero che i miei coetanei hanno in abbondanza. A me – ammette con franchezza il mediano della squadra degli allievi regionali della Lazio – alla fine non importa molto perchè la mia passione per il calcio per adesso ha la meglio, altrimenti avrei già smesso e sarei tornato a Civitavecchia».Nel palmares di Serpieri c’è già un terzo posto nel campionato Giovanissimi Nazionali: «Abbiamo fatto le finali lo scorso anno a Salerno. E’ stato davvero difficile confrontarmi con i migliori ragazzi di Italia. Il livello in questi campionati è altissimo, anche quando giocavo al Dlf trovavo formazioni e giocatori di ottima valore, ma in un campionato nazionale la storia cambia». Alla Lazio già da 3 anni, pochi mesi fa, Serpieri ha accolto un amico e compagno di vecchia data: «Ritrovare Edoardo (Ferri, ndr) è stata una bellissima sorpresa, gli ho presentato i compagni ed i tecnici e si è subito ambientato alla grande. Sono stato suo compagno a Civitavecchia e sarà sicuramente entusiasmante continuare le nostre carriere fianco a fianco magari fino a che per entrambi non si sarà avverato il sogno di arrivare a giocare in serie A…». A proposito di carriera, Serpieri pur avendo solo 16 anni sembra avere le idee già chiare: «La mia intenzione sarebbe quella di rimanere alla Lazio per molto e molto tempo, almeno fino alla Primavera, qui, infatti, sto molto bene e c’è l’ambiente giusto per crescere». E la sua appartenenza alla società capitolina sembra inoltre non intaccare la fede calcistica: «anche se gioco con la Lazio sono e rimango un tifoso dell’Inter», afferma con fierezza Riccardo in fondo le sinergie tra Lazio ed i nerazzurri non sono una novità…

     

    LA SCHEDA – Il 15 febbraio Riccardo Serpieri ha festeggiato 16 anni. Se consideriamo che si è affacciato per la prima volta su un campo di calcio, quello del Dopolavoroferroviario di Civitavecchia, il calcolo è davvero semplice: sono dodici anni che fa il calciatore e negli ultimi tre lo ha fatto da ‘‘professionista’’ con la Lazio, che non si è fatto sfuggire nell’estate del 2007 dopo una serie di provini il talento forgiato nel vivaio dei ‘‘ferrovieri’’. Lo stesso per intendersi dove ha mosso i primi passi Manuele Blasi. E forse non troppo casualmente con il centrocampista suo concittadino che ormai da un decennio gioca in serie A Riccardo condivide i primi maestri, ovvero Roberto Regina e Piero Forcella, i primi ad accorgersi del talento di un bambino che non ha paura neppure a confrontarsi con i più grandi. Lui classe ‘94 viene aggregato spesso ai ‘92 dove trova il modo di farsi rispettare. Nella sua categoria fa la differenza e quando arriva agli esordienti è pronto per il grande salto quando la linea verde del Dlf passa nelle mani di Pino De Fazi, uno dei grandi assertori di un mediano davvero completo che può diventare l’uomo chiave della Lazio del futuro.