logo
    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Scuola-famiglia: arriva la comunicazione affettivo-emozionale

    di ROMINA MOSCONI

    ALLUMIERE – Grazie alla Comon che lo ha ideato e al sostanzioso finanziamento della Fondazione Cariciv, parte domani in collina un’importantissima iniziativa a favore dei ragazzi e degli educatori-genitori che lavorano con loro. I due Istituti comprensivi di Allumiere e di Tolfa potranno usufruire del progetto sull’educazione e la comunicazione affettivo-emozionale per costruire l’ascolto e la collaborazione tra scuola e famiglia. «Questo progetto – hanno spiegato i responsabili di questo percorso – è rivolto ai giovani ed agli adulti che hanno contatto con loro allo scopo di trovare ‘‘protocolli’’ validi che producano effetti positivi. Vogliamo facilitare processi di attenzione e di prevenzione verso le eventuali barriere emozionali, spaziali e temporali; realizzare percorsi formativi di sostegno alla funzione educativa di insegnanti e genitori per prevenire azioni situazioni di disagio e fenomeni di emarginazione e creare un laboratorio permanente su questi temi». Da domani, mercoledì, dalle 9 alle 11 nella scuola di via Lizzera inizierà l’attività dello sportello d’ascolto gestito dal dotto Armezzani. Una volta a settimana sarà invece aperto nella scuola di Allumiere. Nell’ambito dello Sportello d’ascolto verrà somministrato un questionario sulla comunicazione affettivo-emozionale che coinvolgerà gli insegnanti, gli studenti ed i loro genitori al fine di rilevare le loro modalità comunicative. Questo spazio, aperto a tutto il personale che opera nei due istituti comprensivi collinari ed a tutti i suoi utenti, vuole essere quindi un momento di incontro, di ascolto, di raccordo, di scambio, dove si affronterà il disagio e ci si confronterà per migliorare la vita scolastica e costruire insieme il piacere di vivere nella scuola. Lo sportello sarà attivo durante gli orari di lezione per 4 ore settimanali: 2 per Tolfa e 2 per Allumiere e potrà essere frequentato previo appuntamento. La successiva tabulazione e l’analisi dei dati acquisiti, evidenzieranno sia gli aspetti positivi sia le eventuali difficoltà. Dopo i contatti preliminari verranno messi in atto, direttamente nelle classi, gli eventuali interventi di supporto per gli alunni e per il personale docente, quali il circle time, il counseling, incontri di classe per l’organizzazione di percorsi didattici sull’educazione affettivo-emozionale. «Crediamo nell’azione preventiva per arginare il fenomeno del bullismo e siamo contenti che i due comuni collinari stiano lavorando in sinergia – ha spiegato il presidente della Fondazione Cariciv, Vincenzo Cacciaglia – questo progetto è rivolto non solo ai ragazzi ma anche ai genitori, agli insegnanti e agli educatori».