CIVITAVECCHIA – Dopo aver messo in discussione l’accordo stilato la scorsa settimana tra vertici della Seport e Cgil, Cisl e Uil, dopo aver chiesto il commissariamento della dirigenza dell’azienda, oggi l’Ugl ha scritto al ministro del Lavoro Maurizio Sacconi e, per conoscenza, al presidente della Regione Lazio Renata Polverini, alla direzione regionale dell’Inps e all’Autorità Portuale. Al Ministro ha chiesto un intervento ed una convocazione “per porre fine – hanno spiegato dal sindacato – ad un comportamento antisindacale che mette a rischio i livelli occupazionale. Riteniamo gravemente lesiva l’azione della Seport e penalizzante per la nostra organizzazione sindacale e per tutti i lavoratori questo comportamento, che mina la certezza dell’occupazione e il reddito per tutti i lavoratori . A ciò si aggiunge che si tratta di un’impresa in piena crisi e gestita, a dir poco, con criteri clientelari senza nessun piano industriale”. L’Ugl ha criticato le modalità con cui l’azienda e gli altri sindacati sono arrivati all’accordo, ricordando che il 19 gennaio scorso “su nostra richiesta – hanno aggiunto – Seport ha convocato un tavolo al termine del quale ha accettato la nostra proposta per accedere ai contratti di solidarietà, a garanzia dell’occupazione e del reddito per tutti i lavoratori. Successivamente invece venivano convocati gli altri sindacati e, con la complicità dell’azienda, cambiata la proposta precedentemente concordata, stravolgendo il senso di ciò che era già stato definito”.
Porto
2 Novembre 2011
Seport, la vertenza arriva al ministero del Lavoro