S. MARINELLA – Erano mesi che alcune società off-shore stavano cercando di comprare i terreni di proprietà dell’ex Pio Istituto Santo Spirito a Santa Severa. Una operazione messa in atto nell’ottobre dello scorso anno, grazie ad un notaio compiacente di Viareggio con studio a Lucca, che sembra abbia redatto un atto notorio verso una di queste società, che avrebbe acquistato alcuni di questi terreni, pagando addirittura in cambiali. Quello che lascia perplessi, però, è come sia potuta andare in porto una operazione del genere, se quei terreni erano tutti affittati a privati cittadini che, da oltre trentanni, svolgono la loro attività agricola. Secondo fonti ben informate, la magistratura ha aperto un fascicolo su questa vicenda e molto probabilmente tra qualche mese se ne sentiranno delle belle. Le operazioni di compra-vendita infatti sarebbero state effettuate tenendo all’oscuro i tenutari e forse il Comune. La vicenda sarebbe emersa nel momento in cui alcuni tenutari, dopo aver richiesto copie delle piante catastali all’ufficio competente, avrebbero notato che diverse particelle dei loro terreni non erano più sotto la loro gestione, ma che erano state vendute e addirittura rese edificabili. Da qui, la denuncia alla Procura della Repubblica e l’avvio delle indagini da parte degli inquirenti che sono risaliti al notaio di Viareggio sparito però nel nulla. L’operazione sarebbe stata messa in atto da ignoti con l’intento di acquisire i terreni ex Gepra, ex Pio Istituto S. Spirito, Ex Asl e ex Comune, che da qualche tempo sono passati sotto il diretto controllo della Regione Lazio. Nonostante ciò, è il Comune ad avere la gestione amministrativa del bene, considerato che è lui a far firmare i rinnovi dei contratti d’affitto e a riscuotere le somme dovute. Si tratta di circa 200 ettari tutti collocati a S. Severa. Tra i terreni posti sotto sequestro cautelativo dai Carabinieri su disposizione della Procura ci sarebbero quelli a ridosso di S. Severa Nord, quelli di alcune aziende agricole e quelli dei Grottini.
Gi.Ba.