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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Sergio Benedetti candidato provinciale per il Pdl

    TARQUINIA – È ufficiale: Sergio Benedetti è candidato alla carica di consigliere della Provincia di Viterbo alle prossime elezioni del 28 e 29 marzo. Oggi, l’ex vicesindaco nella giunta Giulivi, di centrodestra, ha presentato ufficialmente la propria candidatura.
    Attuale consigliere comunale di opposizione al Comune di Tarquinia per il Popolo della Libertà, Benedetti ha ottenuto il pieno consenso per la sua candidatura con espressione unanime della base locale del partito.
    «E’ stata una candidatura frutto della forte richiesta dei cittadini e la mia risposta positiva era doverosa. –afferma Sergio Benedetti.- La base del partito ha individuato nella mia persona la figura idonea per rappresentare le istanze del nostro territorio in una sede istituzionale importante come la Provincia».
    «Quella di Sergio Benedetti – spiega il Pdl – è una candidatura autorevole, maturata da una condivisione ampia e scaturita da mesi di incontri costruttivi e non è stata una candidatura calata dall’alto o confezionata su misura, ma è la sintesi del dialogo e della compartecipazione di tanta gente tarquiniese che insieme ha contribuito a questo importante risultato».
    «E’ da tempo che le esigenze dei cittadini tarquiniesi sono state disattese facendo sì che lo sconforto e la poca fiducia nelle istituzioni dilagasse nella nostra città – dice Sergio Bendetti – E’ arrivato il momento di porre riparo a questa situazione, ponendo Tarquinia al centro del panorama provinciale, attraverso un progetto politico fatto di iniziative e prospettive».
    E quale è la ricetta per infondere nuovamente la fiducia nei cittadini? Secondo il Pdl «avere idee chiare, presentare progetti a breve, medio e lungo termine, stabilire programmi condivisi ed avere un candidato autorevole». «È fondamentale – dice il Pdl – far conoscere ai cittadini tutte le competenze della Provincia, un’informazione che molti dei candidati non hanno nel proprio bagaglio di conoscenze». «Ed è per questo – conclude il partito – che bisogna coinvolgere tutto il tessuto economico e sociale del paese nel definire delle priorità condivise».