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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Sgomberato campo rom abusivo

    SGOMBEROMONTALTO DI CASTRO – Avevano realizzato un vero e proprio campo abusivo rom, con tanto di tavoli, panni stesi e più di venti roulotte. Oltre sessanta persone, provenienti dalla Spagna e dalla Francia, sono state sgomberate stamattina dalla zona industriale, in località Due Pini, a Montalto di Castro. A firmare l’ordinanza di sgombero, per inevitabili problemi igienico-sanitari creati nel giro di poche ore, è stato il sindaco Salvatore Carai a seguito della segnalazione da parte di molti cittadini e operai che hanno notato il folto gruppo di gitani aggirarsi in zona. Stamattina sono dunque entrati in azione vigili urbani, polizia del Commissariato di Tarquinia e Carabinieri, di Montalto e di Tuscania. Le forze dell’ordine hanno provveduto a rimuovere le roulotte e tutti gli oggetti e indumenti utilizzati per creare l’accampamento. I nomadi hanno dovuto lasciare immediatamente la cittadina castrense per evitare un provvedimento penale per inottemperanza all’obbligo di sgombero. Con l’occasione il sindaco Carai è intervenuto sul tema dei campi rom, alla luce del fatto che il primo cittadino di Roma, Gianni Alemanno, sta cercando di accelerare i tempi per sgomberare Roma come previsto dal piano nomadi. «Il Comune di Montalto – ha ribadito con fermezza Salvatore Carai – non ha le strutture adatte ad ospitare un campo rom. La situazione degli zingari non è un problema locale ma europeo, per questo andrebbe risolto dall’Unione Europea». L’allestimento realizzato nella cittadina castrense, non era però un campo stabile. Gli zingari si erano stabiliti nell’area industriale da diversi giorni, ma il campo aveva una finalità provvisoria. La meta era infatti Roma. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, SGOMBEROil gruppo rom proveniente da tutta Europa ha attraversato l’Italia per partecipare ad un importante matrimonio di una ‘’nota’’ famiglia del gruppo di gitani. Il matrimonio, previsto per domani mattina, si svolgerà nel campo della Romanina, proprio nelle vicinanze dell’accampamento di via Appia Nuova dove domenica un grave incendio, generato da un tizzone di braciere usato per riscaldare una baracca, ha provocato la morte di ben quattro bambini. Ad unirsi la cosiddetta ‘‘regina’’, 12enne appartenente ad una potente famiglia, ed un 16enne appartenente ad un altro importante gruppo.