logo
    Amministrazione
    2 Novembre 2011
    Si allungano i tempi per il multisala

    CIVITAVECCHIA – Slittano i tempi per la realizzazione del tanto atteso cinema multisala che, da progetto presentato, dovrebbe sorgere sull’Aurelia, nell’area accanto al Bowling ‘‘Time Out”. Il sindaco Moscherini, qualche mese fa, aveva indicato gennaio come termine per vedere finalmente completata la struttura: 10.200 mc per cinque sale, 860 posti totali, locali commerciali, bar/tavola calda, palestra e parcheggi. Sabato sera, però, nel corso di un incontro tra il promotore del progetto, i membri del gruppo sulla realizzazione del multisala nato sul social network Facebook e il delegato del Pincio Daniele Perello, si è capito che l’iter ha subito un arresto. Diversi gli aspetti. Innantitutto una controversia tra il Comune e la società privata che occupa il terreno ma che, a quanto pare, da due anni non pagherebbe l’affitto: di questo si disucterà davanti al tribunale il 30 novembre prossimo. Poi i problemi sorti nel corso della conferenza dei servizi, la cui convocazione è stata peraltro criticata da sette residenti di via Olimpia, la strada che confina con l’area dove dovrebbe sorgere il multisala, che hanno diffidato gli uffici preposti per il mancato rispetto dell’iter previsto. In sostanza il progetto è stato presentato ufficialmente il 7 giugno scorsi: da lì due mesi di tempo per permettere la visione e l’eventuale presentazione di osservazioni. A quel punto i sette residenti di via Olimpia hanno consegnato una relazione (il 23 luglio in Regione e il 27 luglio in Comune), contestando il mancato passaggio in Consiglio, nei tempi previsti, per la variante urbanistica, la pericolosità dell’incrocio che si creerebbe sull’Aurelia, i parcheggi non sufficienti. Da qui la convocazione della conferenza dei servizi per il 28 luglio, peraltro prima della scadenza dei termini per presentare osservazioni. Conferenza nel corso della quale, peraltro, non sarebbero state prese in considerazione le osservazioni dei residenti di via Olimpia ma anzi la Provincia ha chiesto l’integrazione della documentazione, con il titolo di proprietà dell’area, lo stralcio di Ptpr, una relazione paesaggistica, l’indicazione esatta delle aree da cedere al Comune, il parere della Sovrintendenza per la presenza di alcuni reperti archeologici.