CIVITAVECCHIA – Un primo passo per risolvere quei problemi di sovraffollamento che mettono a rischio la sicurezza e non permettono il corretto svolgimento delle attività all’interno delle carceri. Piace, anche a Civitavecchia. il ddl “Svuota carceri” approvato l’altro giorno in Senato in via definitiva: la legge prevede che, nel caso in cui il detenuto debba scontare ancora 12 mesi per un reato considerato minore, questo periodo lo possa trascorrere agli arresti domiciliari. Ovviamente, in caso di evasione dai domiciliari, la pena sarà inasprita, da uno a cinque anni. Sono positivi, infatti, i commenti delle direttrici della Casa Circondariale di Borgata Aurelia e della Casa di Reclusione di via Tarquinia, Silvana Sergi e Patrizia Bravetti. Soprattutto per la struttura di Borgata Aurelia il problema del sovraffollamento è sentito: dai dati forniti dalla Regione Lazio, aggiornati a giugno 2010, la popolazione carceraria è di 498 unità rispetto alla capienza regolamentare di 332 detenuti; ma oggi la presenza è arrivata già a 550 detenuti. «Questa è una strada buona – ha spiegato la dottoressa Sergi – d’altronde non tutto va scontato in carcere, perché altrimenti si va a perdere il significato stesso del ruolo della detenzione. Quando si iniziò a parlare di questa legge abbiamo fatto qualche calcolo: un intervento del genere andrebbe ad abbassare del 25% circa la presenza di detenuti nella nostra struttura. Un numero dignitoso, che ci permette di riportare i numeri attuali alla reale capienza della nostra casa circondariale, permettendo così di poter svolgere tutta una serie di attività che al momento non è semplice compiere serenamente». Dello stesso avviso anche la direttrice della struttura di via Tarquinia. Qui non esistono problemi di sovraffollamento: ci sono attualmente 90 detenuti e l’incidenza della legge consentirebbe di diminuire il numero di circa 25 unità. «È una misura attesa da tempo, da noi e dai detenuti stessi – ha spiegato – certo, non influisce moltissimo sul totela della popolazione nazionale, ma almeno rappresenta una boccata d’ossigeno oggi necessaria. Ovviamente non è una procedura automatica, ma andrà valutato caso per caso per poi presentare le richieste all’ufficio di esecuzione penale esterna».
Cronaca
2 Novembre 2011
Sì anche da Civitavecchia al ddl "svuota carceri"