LADISPOLI – Ampliamento dell’impianto di smaltimento inerti e verdi, la parola passa nuovamente alla Provincia di Roma. Questo l’esito della Conferenza Unificata Stato-Regioni che si è svolta nei giorni scorsi presso la Direzione per le Conferenze Unificate Stato–Enti Locali alla quale hanno preso parte oltre al Comune di Ladispoli, i rappresentanti della Regione, della Provincia, dell’Arpa e dell’Asl. “La riunione – ha detto il sindaco Crescenzo Paliotta – era stata richiesta dalla Provincia di Roma dopo che nella Conferenza dei Servizi si era verificata una diversità di pareri tra gli Enti interessati al progetto di ampliamento del progetto di smaltimento inerti e verdi presentato dalla Recin nella zona dei Monteroni. In particolare era stato proprio il Comune di Ladispoli ad esprimere il proprio parere non favorevole, avvalorato dal Consiglio comunale, e supportato dall’analisi della valenza sia agricola che ambientale del sito dei Monteroni. Il nostro obiettivo è quello di mantenere inalterata una porzione di territorio comunale ad integrale vocazione agricola ed agrituristica, interessata da numerose attività agricole. Sempre in quella zona, inoltre, ci sono diverse aziende agrituristiche ed importanti siti archeologici e culturali e nelle immediate vicinanze, numerose abitazioni alcune delle quali a meno di cento metri e, per concludere, la totale inadeguatezza della rete viaria a sostegno di un traffico veicolare pesante”. “Durante la riunione – ha proseguito Paliotta – la dottoressa Gargano che ha presieduto la Conferenza su delega della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha verificato la non completezza dell’istruttoria svolta ed ha rinviato gli atti di nuovo alla Provincia che dovrà riconvocare la Conferenza dei Servizi. Il comune di Ladispoli è favorevole a questa decisione poiché, anche secondo il nostro parere, la procedura non era stata completata e soprattutto non erano stati ancora acquisiti tutti i pareri”. Nella Conferenza Unificata il Comune di Ladispoli, inoltre, ha presentato un documento aggiuntivo con ulteriori motivazioni di dissenso e con proposte di delocalizzazione dell’impianto in altri siti previsti dal Piano Regolatore Generale.
Cronaca
2 Novembre 2011
Smaltimento inerti, la parola torna alla Provincia