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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Spaccio di droga, pesanti le pene inflitte

    CIVITAVECCHIA – Pene pesanti, anche se sono state ridimensionate le richieste avanzate dal pubblico ministero nel corso dell’ultima udienza. Sono arrivate  oggi le sentenze per i nove imputati descritti dagli inquirenti come facenti parte di una banda che si stava appena formando a Civitavecchia e dedita al traffico di cocaina. Gli arresti erano arrivati a dicembre dello scorso anno ad opera degli agenti del commissariato di Polizia, dopo una lunga serie di indagini, fatte soprattutto di intercettazioni telefoniche e ambientali. Un’operazione che, secondo la Polizia, ha permesso di smascherare una vera e proprio organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti tra Civitavecchia e la Capitale. Accolta dal gup Giovanni Giorgianni la richiesta di patteggiamento a tre anni per Giampiero Valle, presentata dall’avvocato Piersalvatore Maruccio.
    Otto anni per Alessio De Santis, sei anni per Pietro Berni, ai domiciliari, 5 anni e due mesi per Mauro Franchi, 5 anni per Davide Lupi, 4 anni e 8 mesi, con la continuazione del reato, per Cristian Caciorgna, 4 anni e sei mesi per Manolo Cerbara, anche lui ai domiciliari, 4 anni e 4 mesi per Sandro Lorenzin, 1 anno e 8 mesi, con la sospensione della pena, per Guerrino Berni. Gli avvocati difensori hanno tutti annunciato che faranno ricorso in Appello per avere giustizia.
    «Attendiamo le motivazioni della sentenza, tra 60 giorni – ha spiegato l’avvocato Bruno Forestieri, legale di Franchi – non ci sono elementi tali da giustificare queste accuse e lo dimostreremo: intanto però si è iniziato a ridimensionare il castello accusatorio». Sulla stessa linea gli avvocati Fabrizio e Sandro Lungarini, legali dei due Berni e di Lupi. «Siamo contenti per Guerrino Berni per il quale è stato riqualificato il fatto e sospesa la pena – hanno spiegato – e tenteremo di ottenere l’assoluzione in Appello, sede in cui speriamo si possa chiarire la vicenda, smontando completamente un quadro accusatorio carente». Soddisfatto della scelta del patteggiamento Piersalvatore Maruccio: «Si è rivelata la decisione migliore» ha spiegato. Per Cerbara invece il giudice si è riservato sulla richiesta di scarcerazione avanzata dal legale Lorenzo Mereu. «Si tratta di una sentenza spropositata rispetto ai fatti contestati – ha aggiunto – in Appello cerchiamo di ribaltare questa decisione».