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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Strage sfiorata in un condominio a Tarquinia

    TARQUINIA – Rientra in casa e trova l´uscio sfondato, tutto l´appartamento cosparso di benzina, il tubo della bombola del gas tagliato e due fiammiferi spenti carbonizzati a terra. Uno scenario agghiacciante quello che si è trovata di fronte una giovane donna di Tarquinia, di 30 anni, al rientro in casa con i suoi piccoli figli. La preparazione di una tragedia che fortunatamente non si è consumata; evitata, forse, solo per un caso fortuito in quanto i due fiammiferi non sono riusciti ad accendere la notevole quantità di benzina sparsa a terra e sul mobilio. L’autore, forse disturbato da alcuni rumori è stato costretto alla fuga. Al momento del fatto l’appartamento era vuoto, ma trovandosi in un condominio ad alta densità abitativa, un incendio o ancor peggio l´esplosione della bombola del gas avrebbero sicuramente causato una strage. Pronto l´intervento degli agenti e della polizia scientifica del Commissariato di Tarquinia allertati dalla donna. Sulle indagini gli inquirenti si chiudono in uno stretto riserbo. In un primo momento era stata avanzata l’ipotesi di un possibile atto a sfondo xenofobo razzista, anche in considerazione del fatto che la vittima, pur essendo italiana, è di colore. Le uniche dichiarazioni del dirigente, il vice questore Riccardo Bartoli, che segue TARQUINIAdirettamente le indagini, sono però rassicuranti: «Gli autori del fatto hanno le ore contate». Da quanto lasciato intendere dal dottor Bartoli sembra essere scongiurata la pista dell´attentato a sfondo razziale. Più probabile, invece, il movente sentimentale. Un errore o un particolare trascurato dal criminale sembra aver portato la scientifica sulla buona strada per la sua identificazione.