logo
    Sport
    2 Novembre 2011
    <strong>CALCIO/Promozione</strong>. Santa Marinella in crisi? Bentivoglio: No, solo un incidente di percorso

    di GIAMPIERO BALDI 

    SANTA MARINELLA  – Tecnico e giocatori, non accettano i giudizi negativi espressi dagli osservatori, relativi alle ultime due gare giocate dal Santa Marinella. Giornalisti e tifosi, infatti, dopo le due non buone prestazioni offerte dai rossoblù con Caninese e Pianiscarano, che hanno fruttato un solo punto in classifica ai pupilli cari al presidente Fronti, hanno espressamente sottolineato che al ritorno in campo dei tirrenici dopo la sosta natalizia, hanno visto un gruppo stanco psicologicamente e distratto dalle festività. Sulla questione, il tecnico Mario Bentivoglio e capitan Claudio De Santis dicono la loro. «Sinceramente tutto questo disastro io non l’ho visto – commenta il mister – la squadra, infatti, non è entrata in campo stanca in entrambe le partite, ed a dimostrarlo sono i due ottimi secondi tempi giocati contro Caninese e Pianoscarano. Se veramente eravamo a corto di fiato non avremmo di certo esternato quella reazione fisica mostrata nella ripresa in entrambe le partite». Allora cosa è successo? «Quello che ho visto io è che la squadra è apparsa meno spumeggiante rispetto alle partite giocate prima della lunga sosta – risponde Bentivoglio – che è però cosa diversa dal dire che siamo stanchi e che non abbiamo più forza sulle gambe. Credo che sia stato solo un momento di appannamento che nell’arco di un campionato ci possa stare, anche perché, fino a un mese fa, avevamo sbalordito gli osservatori per il nostro gioco. Vedrete che già dalle prossime gare torneremo ad essere il Santa Marinella di sempre». De Santis, invece, assegna la responsabilità dei due risultati negativi, alle condizioni del campo. «Prima che si giocassero queste due partite – dice il capitano – avevamo espresso il meglio di noi stessi sia sui campi esterni che in quello di casa che, prima della sosta, era in ottime condizioni. Chi ha avuto la disavventura come noi, di calcare il terreno di gioco dopo le piogge cadute durante le festività, non può non aver notato che era impossibile trattare la palla. Per una squadra come la nostra, che fa del bel gioco il suo punto di forza, trovarsi su un campo dissestato è come dire non posso certo mostrare la mia superiorità sugli avversari e quindi chi ha più fortuna vince. E’ quello che praticamente è successo contro Caninese e Pianoscarano, due buone squadre ma tecnicamente meno valide di noi. Sono certo che già da domenica, contro il Vescovio che gioca su un campo in sintetico, rivedremo il vero Santa Marinella».